«Sei maschio o femmina?». E la prendono a calci e pugni in testa: «Ho paura di uscire di casa»

Giada si stava recando a fare una prova di lavoro in un centro commerciale di Palermo

Giada Tripi, 21 anni, di Palermo, lo scorso 31 maggio ha subìto un’aggressione omofoba da parte di una baby gang nel centro commerciale Forum di Brancaccio, denunciata poi alla polizia.

Giada-meteoweek.com

«Stavo andando al centro commerciale per un colloquio di lavoro, ero sul tram quando il branco ha iniziato a insultarmi e a deridermi per come ero vestita, per il mio taglio di capelli, per il mio aspetto secondo loro troppo mascolino per una donna. Ho cercato di farli smettere, ma ogni mia parola era come gettare benzina sul fuoco», racconta la ragazza.

Giada rammenta ogni attimo di quell’orribile pomeriggio, con il branco che la inseguiva e che l’ha presa a calci, tra l’indifferenza di chi faceva spese. «Sono scesa al capolinea e mi hanno seguito, sempre più vicini, sempre più aggressivi. Fino a quando, dentro il Forum, mi hanno fatto cadere a terra. A quel punto ho sentito solo i calci e i pugni in faccia e al corpo. Ho provato a difendermi ma erano in cinque», spiega ancora la ventunenne.

«Chi stava facendo shopping o si stava recando al centro commerciale si nascondeva nell’indifferenza perché “non tocca loro” e infatti, mi hanno tolto questi ragazzini di dosso solo quando tutti e cinque si stavano divertendo a picchiarmi violentemente mentre io ero a terra», scrive ancora la ragazza sui social, dove ha postato le foto del suo viso tumefatto.

Un post in cui la ragazza esorta a denunciare questo genere di violenze. Giada racconta che soltanto quando è intervenuta la sicurezza del centro commerciale con i poliziotti, la baby gang se l’è data a gambe lasciandola ferita a terra. Poi sono sopraggiunti anche i soccorritori del 118, che l’hanno accompagnata in nosocomio per la medicazione.

Per Giada non si tratta della prima volta che la aggrediscono. Come riporta Repubblica, racconta di averne subite in precedenza altre due, ma erano soprattutto minacce, offese. «Mai un pestaggio come al Forum. Ho il terrore di uscire di casa, ma non posso più rimanere in silenzio. Con il silenzio vincono loro. È stato molto difficile trovare il coraggio di denunciare ma in commissariato ho trovato persone che mi hanno aiutato e protetto», ha detto.

La polizia ha trovato i filmati delle videocamere di sicurezza del Forum e sta individuando i cinque membri della baby gang. Per alcuni l’identificazione sarebbe già occorsa e a breve si aspettano novità. Giada chiosa dicendo che ciò che le è accaduto non è «solamente una mia lotta, ma appartiene anche a chi subisce violenze sulla base di altre ragioni. Non ho paura di combattere per i miei diritti e la mia libertà di espressione, per il mio orientamento sessuale e in generale per la mia persona». 

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