Siccità, il caldo fa strage di gazzelle: in un mese quasi dimezzate

In poco più di un mese, la popolazione di gazzelle è passata da 148 a 87 esemplari. Sono le ultime vittime di un paese che dopo la guerra deve fare i conti col clima.

In Iraq è emergenza siccità. Acutizzata dalla crisi finanziaria, agricola e politica del Paese.

Una gazzella dalle corna sottili – Meteoweek

È emergenza siccità anche in Iraq, paese che esce da anni di guerra. Il caldo ha colpito soprattutto nella riserva di Sawa, dove le gazzelle dalle corna sottili muoiono di fame. In poco più di trenta giorni è morto il 40% della popolazione dell’area protetta. A maggio la popolazione è diminuita da 148 a 87 esemplari. Dopo la guerra, ora l’Iraq deve fare i conti anche col cambiamento climatico.

La siccità sferza il Paese prosciugando i laghi e impoverendo raccolti e cibo per gli animali selvatici. Ma non è soltanto questo il problema: “Non hanno più scorte di cibo perché non abbiamo ricevuto i fondi necessari” promessi dal governo, rivela Turki al-Jayashi, direttore della riserva di Sawa.

Le gazzelle dalle corna sottili sono animali dalle fattezze eleganti. Sono conosciute anche come gazzelle rhim. Si possono riconoscere per le loro corna dolcemente ricurve e dal manto color della sabbia. Sono nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura che classifica gli animali a rischio. Oltre alle riserve irachene, le gazzelle rhim vivono prevalentemente nei deserti della Libia, dell’Egitto e dell’Algeria. Ma è difficile, dicono i dati della Lista Rossa, che siano “più di qualche centinaio”.

Iraq, un paese in crisi

L’Iraq in crisi finanziaria dopo decenni di guerra. È un paese povero bisognoso di ammodernamenti agricoli e infrastrutturali. Un’altra piaga è quella della corruzione, per non parlare dell’impasse politico che ha lasciato il Paese senza un nuovo governo mesi dopo le elezioni di ottobre.

“Il problema climatico ha avuto forti ripercussioni anche sulle gazzelle”, che non hanno foraggio nella regione desertica, ha spiegato Jayashi. Che avverte: per il presidente Barham Saleh affrontare la crisi climatica “deve diventare una priorità nazionale per l’Iraq, poiché è una minaccia esistenziale per il futuro delle nostre generazioni a venire”. 

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