Legge sull’aborto, e se dietro ci fosse un piano ben più grande?

Quando è arrivata la notizia della sentenza americana riguardante l’aborto, siamo rimasti tutti sconcertati. Abbiamo metabolizzato il fatto, l’indignazione ha lasciato lo spazio alla consapevolezza che, gli USA sono noti da sempre come un popolo conservatore, che ha sempre fatto di questo un caposaldo della sua cultura.

Nonostante quindi il turbamento iniziale, non abbiamo pensato ad altro. Questo fatto merita più di una riflessione, al di là dell’aspetto sociale, umano, etico, oltre a tutto questo, potrebbe esserci un’idea ben più ampia.

Stati Uniti, calo demografico e povertà, foto rete – MeteoWeek

Il Covid, le guerre, gli eventi devastanti riguardanti il clima. Viviamo un’epoca di cambiamenti e di grandi trasformazioni. Mutazioni che sono sempre accadute ma che negli ultimi anni ci stanno travolgendo con una certa frequenza. I devastanti incendi che fanno fuggire le persone dalle loro abitazioni, uragani, cicloni, ondate di calore che stiamo provando in queste settimane, sulla nostra pelle. Situazioni anomale, al di là degli allarmismi che ci propinano i media, al di là del: “Non uscite nelle ore più calde e bevete tanto”, siamo passati oltre. L’allarme è un altro, ben più elevato.

Anche dal punto di vista della politica mondiale, la situazione è particolarmente burrascosa. Russia, Ucraina, Cina, Stati Uniti, noi nel mezzo che cerchiamo di barcamenarci. Oltre a tutto questo caos generale, ci sono alcune cose che non risultano particolarmente evidenti, ma che hanno messo un’importante potenza, gli Stati Uniti, in enorme difficoltà. E non da ieri ma da prima del Covid. Il virus ha dato solo il colpo di grazia.

Il calo demografico negli Stati Uniti

Il sogno americano sta vacillando, c’è qualche problema dal punto di vista del numero. Se non c’è nessuno che sogna, c’è poco da fare insomma. Il tasso di crescita della popolazione (0,35 per cento l’anno) è il più basso da 122 anni a questa parte, questa la cifra del 2021. Bisogna risalire al 1900 per ritrovare un aumento della popolazione così modesto come quello sopra citato. I motivi? L’aspettativa di vita è scesa, già da prima del Covid, la malattia ha mietuto più vittime nella storia americana (il Covid è responsabile della morte di più di 800 mila persone negli Stati Uniti, di cui 350 mila nel 2020). La mortalità ha riguardato in particolar modo i più poveri e i lavoratori, un buon 52 per cento della popolazione. Dal 2019 infatti, allo scoppio della pandemia, al 2020 l’aspettativa di vita fra ispanici e afroamericani negli Stati Uniti, è diminuita di 3 anni; fra i bianchi, di 1,2 anni. Nel 2020 l’aspettativa di vita è scesa a 77 anni, contro 78,8 dell’anno precedente. Questi cambiamenti del quadro demografico avranno un impatto enorme sulla politica e l’economia.

L’impatto sulle tasse

Stati Uniti, calo demografico e tasse, foto rete – MeteoWeek

Un dettaglio che potrebbe passare inosservato, senza la giusta analisi, è che, uno degli ambiti più interessati, dal cambiamento demografico, sarà proprio la situazione fiscale, a cui gli Stati Uniti tengono in modo particolare. Ovvero: chi paga le tasse, quante tasse paga in percentuale e come il governo spenderà quelle che riscuote. La situazione riguardo la tolleranza, sugli elevati livelli di diseguaglianza economica, si è ridotta moltissimo. Biden, ha tra i suoi obbiettivi, restringere questo divario economico. Per potersi muovere in tal senso, il presidente americano, punta sulla capacità di riscossione dello Stato, e vuole usare la spesa pubblica per dare vita a questi cambiamenti sociali. Per altro, ovviamente, il maggiore declino per numero di abitanti è andato a colpire gli stati con la tassazione più elevata, come ad esempio lo stato di New York, la California, l’Illinois e il Massachusetts.

La California annaspa

Le stime sulla popolazione della California, pubblicate il 2 maggio scorso, mostrano come la popolazione sia calata fino a raggiungere i 39,2 milioni di abitanti nel gennaio del 2022, 400mila in meno rispetto al 2020, mentre nel 1990 il numero di californiani aumentava del 2,5 per cento annuo. Una problematica che ha segnato in particolar modo le grandi città. La popolazione della contea di Los Angeles, ad esempio, ha continuato a ridursi drasticamente negli ultimi quattro anni. Una questione diffusa in altri luoghi degli Stati Uniti, ma che può apparire più grave in uno stato dove, come ha dichiarato una volta il governatore, “il futuro arriva prima”. Nel dettaglio, la California ha una situazione demografica particolarmente negativa, anche rispetto alla media. Infatti, il tasso di fertilità complessivo dello stato (Tft, la stima del numero di bambini che una donna partorisce nel corso della sua vita) nel 2006 era di 2,2 figli ed è arrivato a 1,5 nel 2020, più che nella totalità degli Stati Uniti, dove la riduzione è stata da 2,1 a 1,6 figli. Il Tft è uno degli indicatori più importanti in merito alle tendenze future.

Queste cifre sono state gentilmente offerte dall’US Census Bureau e sono di particolare interesse non solo per i demografi ma anche per i politici, poiché servono per calcolare le allocazioni dei crediti federali ma anche a ricalibrare le circoscrizioni dei deputati alla camera dei rappresentanti.

Aborto negli Stati Uniti, si torna indietro di 50 anni

Aborto negli Stati Uniti, si torna indietro di 50 anni – MeteoWeek

Su quanto accaduto si “sentiva l’odore” da qualche tempo, inizialmente ‘rumors’, ma chi ci credeva? Si parlava di indiscrezioni questo solo il 3 maggio scorso e poi siamo arrivati all’annullamento della sentenza «Roe vs. Wade» che aveva introdotto il diritto all’aborto negli Stati Uniti. Una decisione storica, che ha spezzato l’America in due e fermato per un istante il mondo a guardare in quella direzione quando sei giudici contro tre hanno votato per annullare la sentenza.

Gli Stati americani che hanno introdotto legislazioni molto restrittive riguardo l’aborto sono già 22.  Il Texas e l’Oklahoma tra i più severi. Sono altri quattro già pronti a seguire a ruota la linea ‘pro life’. Dovrebbero invece restare ‘pro choice’ gli Stati liberal delle due coste, da New York alla California. Un tema, quello dell’aborto, che «diventerà centrale nelle elezioni di midterm a novembre», come ha dichiarato la portavoce della Camera Usa Nancy Pelosi.

In conclusione gli Stati Uniti stanno tornando indietro di 50 anni in merito alle loro decisioni sull’aborto? A quanto pare sì. C’è necessità di nuove nascite in America, sembrerebbe proprio di sì.

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