‘ndrangheta: arrestato Rocco Morabito, boss del narcotraffico internazionale

L’uomo era stato arrestato una seconda volta in Uruguay ed estradato in Italia dove dovrà scontare 30 anni. L’operazione di polizia internazionale è stata resa possibile grazie alla rete di collaborazione tra i Paesi. 

Duro colpo alla ‘ndrangheta con l’arresto e l’estradizione del noto boss calabrese Rocco Morabito, tra i maggiori responsabili del traffico internazionale di droga e nella lista dei latitanti di massima pericolosità redatta dal Ministero dell’Interno. L’operazione è stata portata a buon fine grazie al Progetto I-Can, promosso e finanziato dall’Italia attraverso Interpol, che ha creato una rete di 13 Paesi in tutto il mondo per il contrasto alla minaccia globale della ‘ndrangheta.

L’uomo ora dovrà scontare una pena definitiva a 30 anni di reclusione per reati in materia di stupefacenti. Le indagini e le operazioni sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri e dalla Procura Generale di Reggio Calabria diretta da Gerardo Dominijanni.

Rocco Morabito è esponente del clan dei Morabito e imparentato con Giuseppe Tiradritto Morabito. Era stato arrestato nel 2017 in Uruguay dopo 23 anni di latitanza e lì detenuto fino al 2019, quando riuscì a evadere dal carcere di Montevideo poco prima di essere trasferito nel nostro Paese. Da allora era diventato irreperibile.

LE INDAGINI INTERNAZIONALI

Ma le indagini dei carabinieri sono proseguito, fino a maggio 2021 quando è stato individuato il latitante João Pessoa insieme a un ricercato dell’ndrangheta, Vincenzo Pasquino. Questo era connesso con Morabito e la ricerca ha portato finalmente all’arresto del boss. L’Uruguay ha concesso l’estradizione di Morabito dopo un procedimento penale aperto dalla Magistratura di San Paolo nei suoi confronti, grazie alla collaborazione dell’Ambasciata d’Italia in Brasile, il Progetto I-Can e le Autorità brasiliane.

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