«Era ubriaca e ha lasciato porta socchiusa, un invito a osare»: assolto presunto violentatore

«Era ubriaca e ha lasciato porta socchiusa, un invito a osare»: assolto presunto violentatore

violenza-meteoweek.com

Ribaltata in questo modo una condanna per stupro del primo grado. A decidere la corte d’Appello di Torino

Un uomo accusato di violenza sessuale è stato assolto dalla Corte d’Appello di Torino che di fatto ha ribaltato la sentenza di primo grado che lo condannava per stupro in un locale del centro.

violenza-meteoweek.com

Per la Corte d’Appello, infatti, «non si può affatto escludere che al ragazzo, la giovane abbia dato delle speranze, facendosi accompagnare in bagno, facendosi sporgere i fazzoletti, tenendo la porta socchiusa, aperture lette certamente dall’imputato come un invito a osare. Invito che l’uomo non si fece ripetere, ma che poi la ragazza non seppe gestire, poiché un po’ sbronza e assalita dal panico».

In breve, l’uomo dapprima condannato con rito abbreviato a due anni, due mesi e venti giorni, è stato assolto in secondo grado. Si tratta di un verdetto discusso, che il sostituto procuratore Nicoletta Quaglino ha impugnato in Cassazione.

Il gup scrive che non vi era soltanto la versione della ragazza, «dichiarazioni reiteratamente ribadite con costanza, precisione e coerenza, oltre che in sintonia con le ulteriori risultanze acquisite». C’era anche la cerniera dei pantaloni di lei strappata, dettaglio che il verdetto in Appello esplica in questo modo:«L’unico dato indicativo del presunto abuso potrebbe essere considerato la cerniera rotta, ma l’uomo non ha negato di aver aperto i pantaloni della giovane, ragione per cui nulla può escludere che sull’esaltazione del momento, la cerniera, di modesta qualità, si sia deteriorata sotto forzatura». In sostanza, il «fatto non può essere inteso come inequivocabilmente deponente in senso accusatorio dalla Procura generale».

La vicenda

Violenza-Meteoweek.com

Il fatto si era verificato in uno di quei bagni che si trovano nel cortile interno, nel maggio 2019, dopo che i due giovani, ventenni, si erano visti per un aperitivo. I due si conoscevano da 5 anni e, dopo qualche bacio iniziale, la loro era rimasta un’amicizia.

Mesi prima i due si erano scambiati un bacio, ma la ragazza, quella sera, era stata chiara, come precisa il gup:«Ci teneva a chiarire con l’amico che il bacio scambiato al loro precedente incontro era da intendersi come un fatto episodico, in quanto lei non aveva alcuna intenzione di iniziare una relazione sentimentale».

Il giovane, assistito dall’avvocato Andrea Stocco, «le aveva detto di avere un debole per lei, sicché non avrebbe perso le speranze e sarebbe stato disponibile a iniziare un rapporto sentimentale non appena lei l’avesse voluto».

I magistrati della Corte d’Appello interpretano la cosa così:«Al momento dei fatti la ragazza era alterata per un uso smodato di alcol, quindi altamente probabile che non fosse pienamente in sé quando richiese di accedere al bagno, provocò l’avvicinamento del giovane che invero la stava attendendo dietro la porta, custodendo la sua borsetta: non solo, ma si trattenne in bagno, senza chiudere la porta, così da fare insorgere nell’uomo l’idea che questa fosse l’occasione propizia che la giovane gli stesse offrendo. Occasione che non si fece sfuggire».