Doppio omicidio in un quartiere a Napoli. Si indaga nella guerra tra clan

Due persone sono state uccise nella loro casa in periferia di Napoli, gli investigatori hanno ascoltato una persona informata sui fatti. Si sospetta di una nuova guerra tra famiglie della Camorra.

Si indaga nell’ambito di una guerra tra clan della Camorra in seguito al duplice omicidio avvenuto a Ponticelli, nel rione Fiat a Napoli. L’agguato è avvenuto questa mattina, vittime sono due persone uccise con colpi di arma da fuoco nel loro appartamento. Si tratta di Carlo Esposito, di 33 anni, e Antimo Imperatore, di 56. Gli assassini hanno bussato alla porta e, quando le vittime si sono presentate sull’uscio, hanno aperto il fuoco.

Poco fa un uomo informato sui fatti è stato ascoltato dalla Procura di Napoli, la sua identità non è stata resa nota né si conosce il suo coinvolgimento negli omicidi. Il fatto è avvenuto questa mattina, i motivi dell’assassinio potrebbero essere dovuti a una vendetta per le tensioni che da tempo intercorrono tra il clan De Luca Bossa e quello che fa capo alle famiglie De Micco e De Martino. Le operazioni di indagine sono guidate dal colonnello del reparto operativo Cristian Angelillo.

Già qualche giorno alcuni camorristi avevano fatto irruzione nel quartiere con le loro motociclette sparando in aria, l’obbiettivo era atterrire i presenti in un bar lì vicino frequentato dagli uomini del clan De Micco. Non ci sono stati feriti e le scene sono state addirittura postate sui alcuni social come TikTok. Per ritorsione alcune raffiche di mitra sono state sparate da un Suv ferendo un 28enne Francesco De Martino alias XX, uno dei capi dell’omonimo sodalizio.

LA GUERRA NEL RIONE FIAT

Il quartiere è teatro oramai da diversi anni di lotte per il controllo del territorio tra bande camorristiche. Uno scontro caratterizzato dall’utilizzo di ordigni rudimentali per intimorire gli avversari e forse ora anche da omicidi. Già ad aprile una bomba era stata fatta esplodere sotto la casa del boss Marco De Micco.

La denuncia di Patrizio Gragnano, consigliere Municipalità 6 di Napoli: “Dopo gli spari a viale margherita e le bombe di Barra. Siamo in guerra è pare nessuno se ne renda conto. La camorra spara mentre chiudiamo biblioteche, spazi culturali e non si trovano risorse per la caserma dei carabinieri a piazza Bisignano perdendo quelli previsti per Villa Salvetti. Combattiamo a mani nude contro due nemici: la camorra e l’indifferenza dello Stato che si fa vivo solo per far rispettare la burocrazia ma non presidia il territorio. Ora è più che mai opportuno dare un segnale di presenza e compattezza. Chiederò un consiglio monotematico in piazza E. Sandomenico sulla legalità aperto alla città invitando il sindaco e il prefetto. Più uomini e più risorse per i progetti di affido degli spazi che se chiusi spingono le nuove generazioni tra le braccia della camorra. Ora basta la misura e colma“.

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