Costruisci la tua piscina: tutto quello che non sapevi e che devi fare per averla

La piscina interrata è il sogno di tanti, ma quali criteri bisogna rispettare per poterla realizzare?

Una piscina interrata è la soluzione giusta a tutti i problemi dell’estate bollente. Niente più code per raggiungere centri acquatici, piscine di zona, laghi, perché tutto sarà meravigliosamente a portata di mano. Gli unici intoppi potrebbero essere la realizzazione e i vari permessi necessari.

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Ecco come destreggiarsi.

Il terreno: soggetto a vincoli o meno, e l’Iva?

Innanzitutto per avere una bella piscina interrata bisogna indagare se il proprio terreno sia soggetto a vincoli e per questo bisogna indirizzarsi all’ufficio Edilizia privata. Se non ci sono ostacoli un ingegnere, un architetto o un geometra devono poi presentare la SCIA, cioè la Segnalazione certificata di inizio lavori. A quel punto il Comune avrà 30 giorni per fare qualche obiezione.

Nel caso sfortunato in cui il proprio terreno debba sottostare a qualche vincolo allora bisognerà, con pazienza, richiedere tutti i permessi necessari. Inoltre è bene ricordare che per fare tutto questo si potrà usufruire dell’Iva agevolata dal 4% al 10%.

Nel primo caso non bisogna essere titolari o esserlo insieme al coniuge di un’altra abitazione nello stesso comune dove verrà realizzata l’opera. In aggiunta non bisogna avere diritti di proprietà e simili su un’altra abitazione dove si abbia avuto l’agevolazione prima casa. In pratica la propria abitazione non deve essere di lusso, non deve appartenere alle categorie A/1, A/8 e A/9.

Se non ci sono i criteri per le facilitazioni riguardanti la prima casa e non si rientra nelle categorie per abitazioni di lusso allora si può avere l’Iva al 10%. Chi invece rientra nella categoria abitazione di lusso avrà l’Iva al 22%.

Tutti i doveri da rispettare

A questo punto è bene sottolineare che il committente ha dei doveri da rispettare come inviare la notifica di cui all’art. 99 del D.Lgs 81/08 a Asl e Direzione provinciale del lavoro. Durante la costruzione bisogna accertarsi che si seguano le leggi sulla sicurezza e tutto ciò che la riguarda. Entro due settimane dal termine delle opere di finitura si deve richiedere l’agibilità e un documento che dimostri la sicurezza e l’igiene del fabbricato. Infine il committente deve far denuncia di variazione catastale.

Per quanto riguarda l’impresa questa deve gestire gli spazi adibiti ai lavori, delimitare il cantiera con l’apposita segnaletica, utilizzare le attrezzature giuste e avere un coordinatore per la progettazione e uno per l’esecuzione in caso siano all’opera diverse imprese.

 

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