Pagare la multa ‘in natura’ è possibile: ecco come fare

Anche una lucciola ha chiesto la sanzione alternativa del pagamento ‘in natura’: vigilanza nei parchi o assistenza agli anziani.

Una possibilità concesso dal Comune di Padova. Ma soltanto in alcuni casi, disciplinati dal regolamento della polizia urbana.

Non tutti lo sanno, ma pagare la multa in natura si può. Lo prevede il Comune di Padova, riferisce Il Gazzettino, dove è possibile pagare una multa dando in cambio ore del proprio tempo. Una possibilità di cui in quattro anni – tra 2015 e 2019 – si sono avvalsi 65 padovani, risparmiando così denaro. Il pagamento ‘in natura’ delle multe non è un’opzione molto pubblicizzata dall’amministrazione comunale, ma ad ogni modo esistente e che nel 2020 ha visto tre uomini farvi ricorso, e altri tre nel 2021.

Nel 2022 invece il numero è di molto cresciuto in termini percentuali. Tra gennaio e maggio nove persone – tra cui due donne – ne hanno approfittato. La prima era stata multata per divieto di consumo di alcol, mentre la seconda per una performance sessuale a pagamento. La prostituta ha optato dunque per una prestazione di pubblica utilità per coprire i 500 euro di multa presi. Per raggiungerli dovrà lavorare 50 ore: il compenso ammonta infatti a dieci euro l’ora, come stabilito dal Regolamento di polizia urbana. Niente da fare invece per chi prende multe legate allo smaltimento dei rifiuti: queste domande vengono cassate dal Comune.

Sdebitarsi senza sborsare denaro

Altri casi in cui è prevista la sanzione sostitutiva sono: andare in giro per il centro città col bicchiere di birra aperto, imbrattare i muri, oppure drogarsi. Tutti comportamenti punti con severità dal nuovo regolamento di Polizia urbana introdotto nel 2014. Ma c’è anche la possibilità, prevista dall’articolo 3, di pagare il proprio debito senza sborsare denaro. Molte delle richieste presentate fino ad ora riguardavano multe per la violazione dell’articolo 11 (prestazioni sessuali a pagamento). Poi c’erano quelle per la violazione dell’articolo 9 (sicurezza urbana – soddisfare le esigenze fisiologiche al di fuori dei luoghi ad hoc). Mentre le altre violazioni riguardano prevalentemente il consumo di alcol dove è vietato (art. 16) e l’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope (articoli 12 e 13). Altre sei multe, infine, sono arrivate a chi non ha rispettato l’ambiente, andando in bici nei parchi o salendo sugli alberi. Fino ad ora a chiedere la misura alternativa sono stati 64 uomini e 16 donne. Tra di loro il più vecchio è un uomo di ottant’anni che non teneva l cane al guinzaglio. Il più giovane invece è un ventenne che si drogava.

In cosa consiste la sanzione sostitutiva

Per lo più la pena viene scontata affiancando i nonni vigile nella sorveglianza di luoghi pubblici come i parchi. Si possono anche assistere i disabili, fare le pulizie o dare supporto all’amministrazione. La sanzione sostitutiva non è possibile in caso di minore età. In questo caso neanche i genitori possono sostituirsi, da un lato perché la responsabilità amministrativa incombe sul genitore stesso (in sostanza è lui a dover pagare), dall’altro per un aspetto assicurativo. Un diciottenne ad esempio può avere accesso a questa modalità, che potrebbe interessare i genitori.

Per usufruire dell’attività sostituiva del pagamento bisogna fare richiesta al Comando con l’apposito modulo, che si trova sul sito http://www.polizialocalepadova.it, oltre che sul sito istituzionale del Comune di Padova http://www.padovanet.it. La richiesta va fatta entro i termini di legge previsti, cioè entro sessanta giorni dalla contestazione o notifica del verbale. La possono chiedere i writers multati o i lanciatori di uova e farina (200 euro). Può pagare ‘in natura’ anche chi bivacca fuori dalle aree attrezzate o accende fuochi (100 euro), chi fa il posteggiatore abusivo e il lavavetri (100 euro). È sanzionabile anche chi va in bici sotto i portici e chi lega la bici a un palo o a un albero (100 euro). Non pulire gli escrementi del cane costa invece una multa di 50 euro. Multa con possibilità di sanzione sostitutiva anche per chi si sdraia a terra fuori dai parchi argini e giardini pubblici. Ma non chi si sdraiano sulle panchine.

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