La “moda” dei Deepfake sempre più a portata di tutti: con MegaPortraits di Samsung realizzarli è facilissimo

Quella parola di stampo britannico, racchiusa in un DeepFake, che esprime una tecnica dell’immagine umana basata sull’intelligenza artificiale, usata per combinare e sovrapporre immagini e video esistenti con video o immagini originali, tramite una tecnica di apprendimento automatico, ormai è entrata di diritto nel nostro vocabolario.

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Deepfake – MeteoWeek.com

Il DeepFake ha preso corpo in Italia e a livello globale grazie alla trasformazione dei volti dei VIP, ma anche nella sua versione illegale, come per creare falsi video pornografici ritraenti celebrità e per il revenge porn. Tant’è, finché rimane nella sua sfera legale, regala divertimento e diventa un autentico fenomeno di aggregazione.

Una moda, ormai, sempre più alla portata di tutti. Con MegaPortraits di Samsung tutto diventa estremamente più semplice. “In questo lavoro, portiamo la tecnologia dell’avatar della testa neurale alla risoluzione di megapixel”. Così si spiega Samsung.

Il concept di MegaPortraits si differenza dalla tecnologia attuale

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Deepfake – MeteoWeek.com

Ci concentriamo sul compito particolarmente impegnativo della sintesi incrociata – continua la nota – cioè, quando l’aspetto dell’immagine di guida è sostanzialmente diverso dall’immagine sorgente animata”. MegaPortraits di Samsung propone una serie di nuove architetture neurali e metodi di addestramento in grado di sfruttare sia i dati video a media risoluzione che i dati di immagine ad alta risoluzione per ottenere i livelli desiderati di qualità dell’immagine, renderizzata e generalizzazione a nuove viste e movimento.

Con MegaPortraits arrivano gli avatar neurali ad alta risoluzione convincenti, superando i concorrenti nello scenario di guida incrociata. Un modello che può essere eseguito in tempo reale e che blocca le identità degli avatar neurali a diverse dozzine di immagini sorgente predefinite. “Il funzionamento in tempo reale – precisa Samsung – e il blocco dell’identità sono essenziali per molte applicazioni pratiche dei sistemi di avatar della testa”.

Il concept di MegaPortraits si differenza dall’all’attuale dell’arte rappresentato da Face-V2V di Nvidia, in quanto riesce a ottenere risultati migliori nei dettagli dei capelli, delle rughe ed è meno vulnerabile agli effetti di flickering. Non solo: ora la foto primordiale del volto e l’attore che effettua i movimenti possono avere strutture diverse.

Il termine deepfake è nato alla fine del 2017 da un utente di Reddit chiamato deepfakes. Proprio in quel social è cresciuto maggiormente, grazie allo scambio e alla condivisione dei volti delle celebrità con quelli di attrici in video pornografici. Ora MegaPortraits di Samsung eleva i deepfakes, sperando di rimanere sempre nel divertimento e, soprattutto, nella legalità.

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