Sonia Diolaiti, morta avvelenata: fermata la figlia Sara

La donna, 62 anni, avrebbe bevuto nitrito di sodio che le è stato messo nel thé. Fermata la figlia 38enne, che nell’interrogatorio ha detto:«Non ci prendevamo, sin da bimba era così»

Interrogata dagli inquirenti, Sara Corcione, 38 anni, ha rivelato di non avere un buon rapporto con la madre, che sin da piccola «non ci prendevamo, non esisteva reciproca compatibilità». Forse, per questo Sara avrebbe ucciso la madre Sonia Diolaiti, 62 anni, avvelenata con del nitrito di sodio nel thé.

carabinieri-meteoweek.com

Sara è stata arrestata ieri, sabato 30 luglio dai carabinieri a Ferrara, città dove mamma e figlia hanno sempre abitato nello stesso edificio, la madre viveva al primo piano, la figlia Sara al quarto. Ad allertare i carabinieri sono stati due amici di Sonia, preoccupati dal fatto che la 62enne non rispondeva alle telefonate nonostante avrebbero avuto un appuntamento per ora di cena.

Proprio loro, lo scorso mercoledì, l’avevano vista viva l’ultima volta dopo averla accompagnata a casa a seguito di un giro per la città. Carabinieri e vigili del fuoco sono entrati nella casa della donna tramite una finestra e hanno rinvenuto il cadavere di Sonia, riverso nel corridoio dell’appartamento.

I vicini della donna hanno raccontato agli inquirenti che nello stesso edificio abitava la figlia di Sonia, Sara Corcione, e i militari si sono subito recati da lei e l’hanno sentita. La 38enne, che si sta facendo assistere dal legale Gianni Ricciuti, ha fatto delle confessioni confermato poi nella mattinata di ieri, nel corso di un lungo interrogatorio.

Non si sa se abbia confessato l’omicidio della madre, l’avvocato non ne dà conferma, ma sottolinea che Sara «si è messa immediatamente a disposizione degli inquirenti, rispondendo a tutte le domande e non nascondendo nulla. Anzi, è andata oltre a ciò che le hanno chiesto, raccontando tutto del suo passato».

Dall’interrogatorio sarebbe venuto fuori «un forte disagio psichico che affligge Sara , tanto che ho chiesto una perizia sulla sua capacità di intendere e volere e credo che la pm non si opporrà. So che in passato era stata anche in cura dallo psicologo» anche se ad oggi non pare essere sotto cura da psicologi.

Nel verbale, la 38enne avrebbe raccontato di sentirsi “perseguitata” da sia madre verso la quale provava un forte rancore per vicende occorse negli anni dell’adolescenza. I vicini hanno rivelato di forti litigi tra le due donne. Nel pomeriggio di ieri, 30 luglio, Sara è stata condotta in carcere, a Bologna. Gli inquirenti non escluderebbero premeditazione nell’omicidio e dovranno comprendere come la donna si sia procurata il nitrito che avrebbe fatto ingerire alla madre.

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