Ucraina: i partiti mettono in chiaro la loro posizione sulla guerra

Centrodestra e Centrosinistra hanno messo nei loro programmi di alleanza quale sarà la loro posizione sulla questione ucraina. Se dal Pd e Azione c’era chiarezza, nel Centrodestra Giorgia Meloni ha voluto scongiurare l’ambiguità dei suoi alleati.

La data delle elezioni politiche, anticipate rispetto alla naturale scadenza della legislatura, si avvicinano. Tra i temi di maggiore attenzione degli elettori che dovranno valutare i partiti, c’è sicuramente quello della guerra in Ucraina, del rapporto complesso instaurato con la Russia dall’inizio dell’invasione e su come comportarsi in termini di invio di armi e sostegno al governo ucraino.

PD E CALENDA

Il Partito Democratico ha da subito indicato le responsabilità di Vladimir Putin e della Russia nel conflitto, in linea con quello che è stato scelto dagli altri paesi europei. Nell’accordo appena siglato tra Pd e Azione/+Europa per il programma elettorale, la continuità di questa linea viene indicata nero su bianco. “Le parti riconoscono l’importanza di proseguire nelle linee guida di politica estera e di difesa del governo Draghi con riferimento in particolare alla crisi ucraina e al contrasto al regime di Putin è quanto si legge nel testo di accordo elettorale tra le due formazioni politiche.

Le prossime elezioni sono una scelta di campo tra un’Italia tra i grandi Paesi europei e un’Italia alleata con Orban e Putin. Sono uno spartiacque che determinerà la storia prossima del nostro Paese e dell’Europa. Partito Democratico e Azione/+Europa siglano questo patto perché considerano un dovere costruire una proposta vincente di Governo” si legge ancora nel patto elettorale. Coloro che vorranno fare parte quindi del Centrosinistra e del Campo largo voluto da Enrico Letta dovranno sottoscrivere, oltre agli altri punti contenuti nel testo, questo passaggio delicato di politica estera.

MELONI FORZA GLI ALLEATI

Giorgia Meloni ha messo subito in chiaro come devono stare le cose nel Centrodestra sulla questione Ucraina: “Totale condivisione nel ribadire il pieno rispetto degli impegni internazionali dell’Italia anche relativamente alla guerra in Ucraina, riforma presidenziale, autonomia“. E’ quanto la leader di Fratelli d’Italia ha voluto fosse scritto nel comunicato diffuso alla stampa alla fine della riunione che ha visto i leader del Centrodestra incontrarsi per discutere del programma.

Meloni non vuole ostacoli nella sua corsa alla presidenza del Consiglio. Ribadire l’adesione al Patto Atlantico è un modo per evitare di avere avversari internazionali troppo complessi sul suo cammino, giurando fedeltà alla causa ucraina nella guerra di invasione da parte della Russia.

LEGA E BERLUSCONI SU PUTIN

Del resto i suoi alleati su questo punto si sono rivelati davvero poco affidabili. In primis la Lega, da sempre schierata a favore di Putin almeno fino a febbraio scorso, con  Matteo Salvini che ha dovuto chiarire la propria posizione ribaltando ogni apprezzamento nei confronti di Putin espresso negli scorsi anni oltre alla grana parlamentare degli incontri recenti dei suoi fedelissimi con gli ambasciatori russi sulla caduta del Governo Draghi. Dall’altra c’è Silvio Berlusconi che ha sempre vantato una amicizia personale e stima verso il presidente russo e che si è lasciato andare a pericolose gaffe sulle “motivazioni russe” della guerra.

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