Investito e ucciso a 15 mesi da un motorino: il conducente era sotto effetto di stupefacenti

Non solo guidava senza patente, ma aveva anche assunto stupefacenti il 37enne che lo scorso febbraio aveva travolto e ucciso un bambino di 15 anni a Cagliari, mentre la madre passava col passeggino sulle strisce pedonali

Era sotto effetto di stupefacenti il 37enne E. Pozzolo, che il 1° febbraio 2022 aveva travolto e ucciso Daniel Ulver, 15 mesi. L’uomo guidava uno scooter e stava marciando in via Cadello, a Cagliari.

Le scarpine del piccolo dopo il sinistro-meteoweek.com

A un certo punto, ha colpito in pieno il passeggino in cui era trasportato il piccolo, con la madre che lo stava spingendo attraversando la strada sulle strisce pedonali. Un ulteriore particolare che ha aggravato la posizione del 37enne è che quel primo febbraio stava guidando senza patente, la moto di un amico.

La ragione è che gli avevano tolto la patente nel 2017, a seguito di una vecchia condanna e perché c’era il pericolo che potesse reiterare atteggiamenti analoghi. L’uomo, di concerto con il proprio avvocato Patrizio Rovelli, ha optato per il rito abbreviato. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio stradale, con l’aggravante della guida sotto effetto di droghe, e omissione di soccorso.

Da quanto è emerso dall’inchiesta, Pozzolo, che vive a Cagliari, stava guidando senza patente e avendo fatto uso di droghe, sullo scooter di un suo amico, quando ha investito e ucciso il bambino che si trovava nel passeggino. Pare che l’uomo abbia superato a velocità sostenuta la serie di auto che lo precedeva e che si era fermata proprio per consentire alla mamma e al suo bimbo nel passeggino, di attraversare la strada.

Sulle strisce ha investito madre e figlio e ha così ucciso il piccolo, che aveva solo 15 mesi, sul colpo. Pozzolo era poi fuggito, per poi decidere di andarsi a costituire qualche ora più tardi, lasciandosi convincere a farlo dal proprio legale, a cui aveva confessato l’intenzione di volersi suicidare.

All’avvocato, inoltre, Pozzolo aveva raccontato di non aver visto il passeggino perché era accecato dal sole. «Era ed è sotto choc, è disperato e si rende conto di aver distrutto la famiglia di Daniele e la sua. Anche lui è padre», era stato il commento dell’avvocato. Un testimone, invece, aveva detto:«Ho dato la precedenza alla mamma, che attraversava sulle strisce pedonali col bambino sul passeggino, poi è arrivato lo scooter che ha travolto entrambi». 

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