Il centrodestra alle prese col Risiko delle candidature: un ex pilota e un “ambientalista pragmatico” nelle liste

Manca meno di una settimana al 22 agosto, la data entro cui le forze politiche dovranno formalmente presentare le loro liste.

All’interno della coalizione di centrodestra i partiti lavorano per la stesura dei nomi che correranno alle elezioni politiche del 25 settembre.

A fine luglio le principali forze politiche dell’alleanza di centrodestra hanno raggiunto un accordo sulla distribuzione dei collegi (98 andranno a Fratelli d’Italia, 70 alla Lega, 42 a Forza Italia e 11 a Noi Moderati) ma nel mettere a punto le candidature sono sorti diversi problemi. Gli azzurri di Forza Italia, il partito della coalizione più debole in termini numerici stando ai sondaggi, dovranno limare il numero dei loro candidati. Lo ha ammesso lo stesso coordinatore di FI, Antonio Tajani, che in una intervista al Corriere della Sera riconosce che nel suo partito “andranno fatti dei sacrifici”.

FI vorrebbe ricandidare gli uscenti, ma il complesso meccanismo della legge elettorale e il taglio dei parlamentari costringeranno a una stretta, per quanto sofferta. Il leader forzista Silvio Berlusconi dovrebbe essere capolista al Senato nel proporzionale in cinque circoscrizioni, oltre che candidato nell’uninominale a Monza. Tajani stesso sarà pluricandidato in vari collegi (tra i quali Lazio e Campania).

Lavori in corso invece sugli altri nomi. Adriano Galliani ha già escluso di candidarsi così come, in mattinata, il manager Flavio Briatore, a dispetto dei recenti ‘rumors’ su una sua possibile candidatura

Il Carroccio tra novità e conferme

Matteo Salvini – Meteoweek

Anche la Lega darà priorità agli uscenti. “L’obiettivo è confermare la Lega come il partito dei sindaci, degli amministratori locali e dei giovani”, dicono all’AGI fonti leghiste, secondo le quali il leader del Carroccio Matteo Salvinista ascoltando e ascolterà il territorio, oltre a tutti i dirigenti”.

“Tra i volti nuovi – fanno sapere ancora dal Carroccio – oltre al presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto, ci sono intellettuali come il professor Giuseppe Valditara ed esponenti dell’ambientalismo pragmatico come il presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe. Non mancheranno, nelle liste della Lega, esponenti delle Forze dell’Ordine, del mondo dei balneari e della sanità, alcuni grandi imprenditori, sportivi ed editori. Nelle prossime ore verranno ufficializzati altri nomi”. Sembra restare in piedi anche la voce di una possibile candidatura di Umberto Bossi alla Camera.

Fdi: il nodo della classe dirigente

Più difficile risolvere il rebus delle candidature per Giorgia Meloni, che ha un problema opposto a quello di FI e Lega. Ossia reclutare quanti più nomi possibili per costituire la futura classe dirigente di Fratelli d’Italia, il partito che presumibilmente riceverà più consensi alle urne. Si fanno i nomi di Giulio Tremonti, l’ex ministro dell’Economia del governo Berlusconi, dell’ex magistrato Carlo Nordio, dell’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata oltre che di Marcello Pera, l’ex presidente forzista del Senato.

Il responsabile economico del partito, Maurizio Leo dovrebbe candidarsi in un collegio blindato. In Parlamento dovrebbe entrare anche l’ex governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci, molto vicino a Giorgia Meloni. Nella circoscrizione sud America invece è in già in pole position l’ex pilota di F1, l’italo-brasiliano Emerson Fittipaldi.

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