Ecco la casa per Marte: completa, abitabile e con una serra al suo interno. Presto visitabile al pubblico

Prima o poi doveva succedere, ed è puntualmente successo. La prima casa per abitare sul Pianeta Marte, è stata costruita. E presto sarà visitabile dal momento che non si trova poi tanto lontana: è nel Regno Unito, a Bristol.

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La casa per abitare su Marte in esposizione a Bristol – MeteoWeek.com

Questa casa, o meglio sarebbe definirla unità abitativa, è stata concepita da uno studio di architetti del luogo, Hugh Broughton Architects, specializzato in progetti speciali e costruzione di stazioni di ricerca nei posti più remoti della Terra.

Dal 31 agosto al 30 ottobre prossimi, questa casa di 53 metri quadrati sarà a disposizione di quanti vorranno andare a vedere di cosa si tratta, e soprattutto come si potrebbe potenzialmente vivere sul Pianeta Marte con una casa di queste caratteristiche.

Direttamente in casa le coltivazioni idroponiche

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Marte – MeteoWeek.com

Dimentichiamo le casette Anni Cinquanta con il tetto rosso e il divano di pelle. La casa per Marte è una struttura altamente tecnica in grado di resistere a condizioni e radiazioni estreme come si possono trovare sul Pianeta Rosso.

Ricoperta e alimentata da pannelli solari, questa abitazione avrebbe il pavimento installato direttamente a terra e riempito del suolo marziano proprio per creare uno strato isolante, mentre le pareti e il soffitto sono di materiale gonfiabile in modo da creare un ambiente pressurizzato isolato dall’esterno da una lamina speciale.

L’interno della casa è dotato di suppellettili necessarie alla vita di tutti i giorni, un bagno, una doccia, due cuccette per dormire e alcuni sistemi di controllo. C’è anche uno spazio dedicato alla coltivazione idroponica, ossia la coltivazione di piante direttamente in acqua invece che in terra, che ha una doppia funzione: rendere la casa abitabile in fatto di ricambio di ossigeno e anche fornire un complemento alla dieta degli abitanti.

Tutto quello che si trova in questa casa è altamente utile e multiuso, e soprattutto è facilmente riparabile e non crea rifiuti che poi sarebbe impossibile smaltire su Marte. Tutto questo, in vista della possibilità di una colonizzazione del Pianeta Rosso che al momento è sotto analisi da parte delle maggiori agenzie spaziali di tutto il mondo, che stanno prelevando campioni di suolo per studiarli e vedere se ci sono le basi per cui l’uomo possa essere in grado di colonizzare il Pianeta Rosso e abitarlo.

Sicuramente come già anticipato dagli studi condotti non prima di una trentina d’anni almeno, ma se prima era impensabile adesso il Pianeta Rosso è diventato molto più abbordabile anche solo nei progetti di un prossimo futuro.

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