Riscaldamento: aumenta il gas, ma non solo. È gara al rialzo con legna e pellet, ecco cosa costerà di più

È già tempo di cominciare a pensare a come riscaldarsi durante l’inverno. Ma cosa sarà più conveniente sulla base dei rincari attesi per gas, legna e pellet?

Agosto volge ormai al termine e con settembre, mese di transizione tra estate e autunno, già si comincia a pensare ai mesi più freddi dell’anno.

Mai come quest’anno i mesi più freddi, tra autunno e inverno, saranno di difficile gestione per le famiglie italiane. Per colpa, naturalmente, dei rincari delle materie impiegate nel riscaldamento, vale a dire gas, pellet, legna. Le stime parlano di rialzi che, nel caso del gas, potrebbero portare a aumenti anche del 100% in bolletta. Effetto soprattutto della guerra in Ucraina e al taglio da parte di Mosca alle forniture di gas verso l’Europa.

Ma aumenti sono in vista anche il pellet e la legna usati per alimentare stufe o camini. Anche qui la materia prima avrà un sostanzioso rincaro. Ma quanto costeranno gas e pellet e qual è la scelta migliore da fare?

Bollette di luce e gas alle stelle

Stando alle previsioni degli esperti quest’inverno arriverà una stangata sulle bollette di elettricità e gas. Alla fine di agosto il prezzo dell’elettricità in Italia ha toccato quota 605 €/MWh. E appare destinato ad aumentare ancora.

Peggio ancora va al prezzo del gas. Ad agosto è arrivato a quota 295 €/MWh sulla piazza di Amsterdam, per poi scendere a 280 €/MWh. Numeri nettamente più alti in confronto a quelli del 2021, quando il costo oscillava tra i 170 e i 200€.

Ma ancora non si sa a quanto potrebbero arrivare le quotazioni del gas nei prossimi mesi, quando la domanda salirà vertiginosamente e l’offerta dovrà fare i conti coi tagli di Mosca. Le misure salva bolletta adottate dall’esecutivo dimissionario di Draghi potrebbero non essere sufficienti.

Aumentano anche i prezzi di pellet e legna

L’inflazione ricadrà anche sulle altre materie prime impiegate generalmente riscaldarsi nei freddi mesi invernali, ovvero legna e pellet. Per l’anno scorso per un sacco di 15 kg di pellet si pagavano in media dai 3 ai 5 euro, già prima dell’estate il prezzo era schizzato a una cifra tra gli 8 e i 14 euro.

Quanto alla legna per camini o stufe, nel 2021 per un taglio unico per il camino servivano tra i 10 e i 12 euro. Adesso siamo tra i a 18-20 euro. La legna da stufa è arrivata invece a 10-12 euro. Stessa discorso per la sansa esausta che può essere impiegata per il riscaldamento con una resa più elevata. Nel 2022 il costo di una tonnellata è salito a 120-140 euro.

Tutti questi rincari – peraltro provvisori – rendono difficile capire se sia più conveniente riscaldarsi con una stufa, col gas domestico o coi condizionatori (che fanno però lievitare il costo della bolletta elettrica). Una buona notizia viene dal fatto che per questo inverno sono stati confermati i bonus sociali con sconti in bolletta per acqua, luce e gas in presenza di determinati requisiti. In attesa che il nuovo governo faccia qualcosa per scongiurare – o almeno limitare – la stangata che aspetta le famiglie italiane.

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