Stagione sciistica a rischio a causa del rincaro delle bollette

A lanciare l’allerta del rincaro energetico, che mette a rischio anche la stagione sciistica, è la presidente dell’Anef. Ecco che cosa ha detto

La crisi energetica sta mettendo a rischio tantissimi settori dell’economia del nostro Paese, tra cui anche quello dello sci. Dopo l’emergenza Covid che per molte attività ha costituito il colpo di grazia, ora anche il rincaro delle bollette è un’ulteriore scossone per quei settori già profondamente martoriati dal periodo pandemico.

sci-meteoweek.com

In un colloquio con l’Agi, il presidente dell’Anef (Associazione nazionale esercenti funiviari), Valeria Ghezzi, ha voluto lanciare l’allerta sull’aumento dei prezzi delle bollette che rischia di mettere in pericolo la prossima stagione sciistica a causa delle troppe spese di gestione.

«Con queste bollette, la prossima stagione dello sci è a rischio. Non vogliamo assolutamente chiudere ma se gli impianti di risalita resteranno chiusi, ne risentirà pesantemente tutta la filiera della montagna», ci ha tenuto a puntualizzare Ghezzi.

Il rincaro energetico, infatti, va a influenzare in modo pesante i costi di gestione degli impianti sciistici che si trovano sulle montagne del nostro Paese. Ghezzi spiega ulteriormente i problemi causati da tali rincari:«Per una cabinovia di 15 posti lunga 2 chilometri, la bolletta di luglio 2021 era stata di 12.000 euro, dodici mesi dopo il costo era quasi triplicato, ben 34.000 euro. Se in passato avevamo messo a bilancio 450mila euro per la gestione dell’impianto da fine ottobre a Pasqua, ora la somma è di 1,2 milioni». 

Un aumento davvero considerevole, si può dire. Ghezzi prosegue spiegando che l’energia è essenziale per consentire a impianti come funivie, cabinovie, seggiovie e sciovie di funzionare. Inoltre, serve anche «per azionare i cannoni dell’innevamento programmato: per produrre neve serve il giusto freddo, il giusto vento e la giusta umidità, condizioni abbastanza rare», afferma ancora Ghezzi.

Il boom dei costi energetici incide in modo notevole sul costo dei servizi, tra tutti quello dello skipass. E a questo proposito, la presidente dell’Anef precisa che sì, «ci sarà un aumento del giornaliero e dell’abbonamento ma sarà legato all’inflazione che andrà a coprire gli stipendi degli operai: l’inflazione c’è anche per loro».

Tuttavia, Ghezzi spiega che se dovessero far salire il prezzo degli skipass a seconda del rincaro energetico, o anche solo di un 20%, ciò significherebbe che «a sciare non verrebbe più nessuno». L’aumento del prezzo energetico, chiosa infine Ghezzi, «non può essere coperto da nulla e per questo chiedo una soluzione governativa e dell’Europa».

 

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