Salvini su caro energia:«È secondo Covid, si rischia lockdown energetico e strage posti di lavoro»

Intervistato a Casa Italia su Skytg24, Matteo Salvini si esprime sui rischi che si corrono con il caro energia. Ecco che cosa ha detto 

La questione del caro energia è il tema caldo di questo periodo, e il problema si fa sempre più serio, man mano che si va avanti. Intervistato da Casa Italia su SkyTg24, il leader della Lega, Matteo Salvini, si è espresso così sulla suddetta questione:«Sull’utilità delle sanzioni il dibattito è aperto, ma l’Europa protegga con uno scudo, un cappello, i cittadini. Come è accaduto con la pandemia. È un secondo Covid, rischiamo il lockdown energetico con la strage dei posti di lavoro».

Matteo Salvini-meteoweek.com

Salvini sottolinea che se si intende continuare con le multe, che non stanno avendo effetto, «va bene. Ma l’economia russa sta recuperando posizioni, e il fondo monetario internazionale prevede che la Russia guadagnerà a fine anno 227 miliardi di dollari», chiarisce il leader della Lega.

Salvini ci tiene a sottolineare che «se non arrivano soldi freschi, i nostri comuni non avranno risorse per far stare al caldo gli anziani nelle case di riposo. Dopodiché, facciamo parte di una comunità a livello internazionale, l’Unione europea, la Nato, noi ci siamo. Se si decide di andare avanti con le sanzioni, noi andiamo avanti. Fermare la guerra costa sacrifici, ma questi sacrifici non li devono pagare i cittadini italiani». 

In merito al caro energia, Salvini spiega di pensarla diversamente da Draghi e Meloni, e che preferisce, se dovesse essere lui il prossimo premier dal 26 settembre, impiegare 30 miliardi facendo debito ora, invece di perdere tre mesi e un milione di posti lavorativi, nonché arrivare a rimettere 100 miliardi.

Se la destra dovesse vincere, Salvini spiega che le alleanze non saranno messe in discussione e che continueranno a supportare l’Ucraina e le iniziative che la comunità internazionale vorrà proseguire. Il leader della Lega spiega che sono trascorsi sei mesi dalle sanzioni alla Russia, e queste ultime non hanno scalfito i russi. Poi avverte:«noi vogliamo continuare a sostenere tutte le iniziative che la comunità internazionale porta avanti, però non devono andarci di mezzo gli italiani. La Cisl parla di rischio di 1 milione di disoccupati», ha chiosato.

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