Denaro russo per influenzare la politica italiana? Il Pd invoca il Copasir

Gli Usa affermano che la Russia ha influenzato la politica estera con forti finanziamenti ai partiti. I sospetti sono che questo denaro possa essere arrivato anche ai politici italiani, per questo motivo il Partito Democratico chiede verifiche da parte del Copasir. 

La rivelazione dell’intelligence americana sulle presunte ingerenze della Russia nella politica degli altri paesi, arriva come un bomba nelle elezioni italiane. Secondo gli Usa, Mosca avrebbe utilizzato oltre 300 milioni di dollari per finanziare politici e partiti così da ottenere posizioni filo-russe nelle decisioni delle varie nazioni. I sospetti sono che questo sia accaduto anche negli Stati Uniti con Donald Trump tra i principali indiziati.

Al momento non ci sono certezze se parte di questo denaro sia arrivato in Italia e quali politici possano averne usufruito, il Partito Democratico si è dichiarato molto preoccupato dalla notizia e chiede alle istituzioni italiane che si faccia chiarezza sulla vicenda quanto prima e si evitino ingerenze sul voto del 25 settembre.

Chiediamo al governo verità prima del voto. Se il governo ha evidenze, occorre che queste evidenze divengano immediatamente oggetto del dibattito in Italia – afferma il segretario dei dem Enrico Letta -. Vogliamo che sia fatta chiarezza perché questa è una vicenda gravissima. Da quando la Russia ha cominciato la sua aggressione a un pezzo d’Europa, è cominciato anche il suo infiltrarsi all’interno del sistema politico europeo“. Anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio chiede chiarezza e afferma che “quello russo potrebbe non essere l’unico dossier“.

INTERVENGA IL COPASIR

L’appello è in particolare rivolto al Copasir, l’organo parlamentare che esercita il controllo sull’operato dei servizi segreti italiani. Ma secondo il Pd nel Comitato c’è un “corto circuito” nei suoi vertici, in quanto il presidente Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia, non sembra convinto del rischio di infiltrazioni russe nella politica italiana. “Mi sono confrontato con il sottosegretario con delega ai servizi segreti, Franco Gabrielli. Al momento al governo è stato escluso che l’Italia compaia in questo dossier” ha affermato Urso.

LA POLEMICA CON URSO

Per il Pd il presidente del Copasir sottovaluta il problema e difende il Centrodestra nelle sue posizioni sulla guerra in Ucraina, scavalcando il suo stesso ruolo. “La Lega e le altre forze del centrodestra in Parlamento hanno sempre sostenuto tutte le decisioni a sostegno dell’Ucraina compreso l’invio di armi. Lo stesso non si può dire per la sinistra” ha ribattuto Urso.

Secca la risposta del Pd, tramite il responsabile Sicurezza del Pd e membro del Copasir, Enrico Borghi: “Chi ha responsabilità istituzionali si esprimesse nelle sedi competenti e opportune, senza giungere a conclusioni affrettate che rischiano di alimentare anziché spegnere la confusione sul tema”. Per Borghi il Comitato è da “convocare il prima possibile: si ratta di un tema di carattere nazional che, se dovesse investire anche partiti italiani, prefigurerebbe un alto tradimento“.

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