Alluvione Marche, dispersi e sfollati: “Ho visto la morte in faccia. Abbiamo perso tutto”

Alluvione Marche, dispersi e sfollati: “Ho visto la morte in faccia. Abbiamo perso tutto”. Queste le testimonianze di chi è riuscito a mettersi in salvo, e di chi ha visto morire davanti agli occhi amici e parenti.

È addolorante e avvilente osservare inermi quanto successo nelle Marche nel corso della notte. Una situazione drammatica che nessuno si sarebbe aspettato. Un fiume immenso di fango e detriti ha travolto e stravolto la vita di famiglie intere. Ne ha spezzate alcune, tra dispersi e vittime, e ne ha ferite altre.

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Alluvione Marche, dispersi e sfollati: “Ho visto la morte in faccia. Abbiamo perso tutto” – meteoweek.com

Al momento il bilancio è di 10 morti, 4 mancanti all’appello e circa 50 feriti. Ma sono ancora di più gli sfollati, coloro che hanno perso tutto nel giro di pochi devastanti attimi. Ad alcuni non rimane più niente, solo il fango da spalarsi via di dosso.

Le testimonianze degli sfollati: “È un disastro, un macello”

Senigallia è una città distrutta”, racconta una testimone. La titolare del ristorante Nana Piccolo Bistrot, in pieno centro storico, ha ripercorso quanto successo con la redazione di La Presse. “Saranno entrati tre metri d’acqua, i miei genitori stanno spalando fango e acqua da questa mattina presto. Non so veramente come faremo. Tutti i nostri sacrifici sono andati persi. Non c’è nemmeno la corrente”, ha spiegato. “Il mio ristorante è da buttare, ho perso tutto”, ha incalzato.

Il Corriere ha raccolto invece le testimonianze degli abitanti di Cantiano. Queste le drammatiche parole di una donna: “Vedevo il mare attorno alla mia casa. Una disperazione, non si può raccontare“. La stessa ha raccontato di come sia riuscita fortunatamente a mettersi in salvo per tempo: “Mio marito è stato lucido, ha preso la chiave e ci siamo rifugiati in mansarda. Ma abbiamo perso tutto”.

“Io dal mio appartamento devo buttare via tutto. Lì tre morti ci sono stati. Li conosco, anche il figlio di 20 annii sacrifici di una vita…”, spiega invece con la voce strozzata dal dolore un uomo di Pianello di Ostra, che si è salvato dalla furia del nubifragio. Un altro testimone racconta i suoi attimi di terrore: “Ero di sotto quando gli altri sono rimasti incastrati. Ho tirato fuori la macchina dal garage per primo. Sono riuscito giusto in tempo, è arrivato tutto a un tratto, troppo veloce, troppo forte. Gli altri due sono rimasti sotto”. “Non ha mai piovuto così tanto… Non ci si aspettava una cosa così. È un disastro, un macello“, racconta invece un’altra donna.

E arrivano testimonianze anche da Nevola, in provincia di Ancona. “Ho visto la morte in faccia“, racconta una donna di origine albanese. Ancora sotto shock dopo quello che è successo, la 41enne è sopravvissuta all’allagamento improvviso che l’ha sorpresa al pianterreno. Abitava lì, in una villetta, insieme alla figlia, al fidanzato, al nonno e la sua compagna. L’anziana ha perso la vita, travolta da un’ondata di acqua e fango poco prima che riuscisse a chiudere la finestra. “Ero di riposo ieri ed ero a casa. Il mio compagno lavorava, altrimenti sarebbero morti anche il nonno e mia figlia. Ci siamo salvati andando di sopra. Non sono riuscita a raggiungere Rina, sarei morta anch’io“. Nel frattempo continuano le operazioni di soccorso, soprattutto per cercare di recuperare i dispersi – in quella che è ormai una lotta contro il tempo.

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