Studente sale sull’auto, ma è quella sbagliata: dal nulla la tragedia

In Florida uno studente, dopo una serata in compagnia degli amici, si è infilato (non si sa perché) nell’auto di un altro: la vicenda, purtroppo, è finita in tragedia.

Il proprietario della macchina, temendo per la sua incolumità, ha sparato all’intruso. Ed è finita in tragedia.

Negli Stati Uniti, dove le armi circolano che è un piacere, anche una banale distrazione può costare cara se ti capita di mettere il piede nel posto sbagliato. Tanto più se entri senza chiedere il permesso al legittimo proprietario. Ne ha fatto le spese uno studente americano di nome Carson Senfield, diventato suo malgrado l’ennesima vittima delle armi da fuoco nel Paese a stelle e strisce.

Carson è stato ucciso a colpi di pistola vicino all’Università di Tampa sulla costa occidentale della Florida. Ma cosa è successo? Semplicemente, si fa per dire, è entrato dove non doveva. Nella fattispecie, in una macchina che non era la sua. E la persona all’interno dell’abitacolo, credendo che fosse un rapinatore, gli ha sparato contro uccidendolo.

È successo la notte di venerdì scorso. Lo sfortunato studente, che aveva passato la serata in compagnia di alcuni amici, era arrivato a casa sua, vicino al campus in Florida, a bordo di un’auto Uber. Appena sceso dalla macchina, per ragioni ancora oscure, si è incamminato lungo la strada e ha cercato di infilarsi dentro un altro veicolo parcheggiato e col proprietario al posto di guida.

«Ho temuto per la mia vita»

Carson Senfield, lo studente ucciso – Meteoweek

L’automobilista – l’identità del quale non è stata rivelata – ha raccontato agli investigatori di non conoscere lo studente e di aver «temuto per la sua vita» quando lo sconosciuto ha tentato di introdursi nella sua macchina.

Durante il confronto tra i due, il proprietario del veicolo ha aperto il fuoco. E ha colpito lo studente nella parte superiore del corpo. Dopo la tragedia l’uomo che aveva sparato è rimasto sulla scena.

Secondo la polizia di Tampa, il protagonista della sparatoria ha cooperato con gli investigatori e attualmente non è accusato di reati. Fermo restando che l’ultima decisione su una eventuale incriminazione spetta al Procuratore di Stato, ha fatto sapere la polizia. Le indagini per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti ad ogni modo continuano.

«Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia e agli amici dello studente, così come a tutti coloro che sono stati colpiti da questo incidente». È quanto si legge in una comunicato dell’Università frequentata dal giovane. «L’Università piange questa tragica perdita».

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