Il caro bollette mette in ginocchio anche le parrocchie

Aumenti vertiginosi in bolletta, rispetto a un anno fa, anche per le diocesi italiane. Con costi raddoppiati o comunque stratosferici. 

I rincari incidono pesantemente sui tanti servizi offerti dalle parrocchie, che devono far fronte a un duplice problema: il boom dei costi e l’aumento delle richieste di aiuto a causa della guerra.

Il caro bollette e il rialzo vertiginoso dei costi energetici colpiscono duro anche le parrocchie italiane. Mettendo a rischio i servizi offerti. Interpellato dall’AGI, il responsabile del gruppo acquisti della Diocesi di Milano, Daniele Ferrari, evoca “uno scenario preoccupante“. A dirlo sono le stime degli aumenti di luce e gas. Con costi schizzati a un +100% di elettricità e a +70% di gas in un anno. E questo malgrado gli accorgimenti adottati.

Che fare quindi? Al momento l’unica azione possibile è un vademecum per “il contenimento dei consumi”.

Tra le misure che vengono consigliate, spiega Ferrari, c’è quella di “ritardare l’accensione del riscaldamento di 15 giorni, dove possibile di un mese; ridurre la temperatura di 1 o 2 gradi; ottimizzare l’utilizzo degli spazi, cioè usare meno aule possibile e riscaldare solo quelle; ridurre di tre ore al giorno i consumi di luce e gas”.

Per dare un’idea molto concreta del boom delle bollette di luce e gas, basta dare un’occhiata alla bolletta dell’energia elettrica della Biblioteca ambrosiana. Che a luglio 2021, fa sapere Ferrari, ammontava a 14 mila euro. Mentre quest’anno, a parità di consumi, è schizzata a 60 mila euro.

Ridurre i servizi? L’ultima ratio

Duomo di Milano – Meteoweek

Cifre da capogiro. Al momento comunque, tiene a far sapere il responsabile diocesano, non è previsto un taglio o comunque una riduzione dei servizi: “È considerata l’ultima ratio, solo se ci sarà una situazione di estrema difficoltà si potrebbe pensare a una soluzione del genere”.

Senza contare che con la guerra in Ucraina, le diocesi devono fare i conti con un doppio problema. Se da un lato aumentano i costi delle materie prime (“e quindi la disponibilità delle parrocchie”), dall’altro aumentano pure le richieste di sostegno. “Sicuramente c’è preoccupazione da parte nostra“, confessa Ferrari.

Quale può essere la soluzione? Ferrari vede “la necessità di un intervento europeo sul prezzo del gas, altre soluzioni sono o difficili o estemporanee”. Sicuramente utile anche abbassare l’Iva sul gas e intervenire sugli oneri di sistema. Ma serve soprattutto affrontare “il problema di fondo” che è “strutturale”. Nel frattempo, conclude Ferrari, “magari si potrebbe svincolare il prezzo dell’energia da quello del gas”.

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