IPTV nuovamente nei guai gli utenti che usano per abbonamenti illegali; scattano multe salatissime e non solo

Internet Protocol Television, questo vuol dire IPTV un sistema di trasmissione di segnali televisivi su reti informatiche basate sui protocolli TCP/IP, in particolare sulla rete Internet. Un servizio illegale direttamente proporzionale allo scoppio fragoroso delle più disparate piattaforme streaming: Disney Plus, Netflix, DAZN, e chi più ne ha più ne metta.

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IPTV – MeteoWeek.com

Il fenomeno del Pezzotto e dei suoi simili divampa da anni, e a nulla sono valsi appelli da parte di noti esponenti tech, ma anche VIP, la battaglia delle forze dell’ordine continua senza esclusioni di colpi.

L’ultimo è un duro colpo agli illegali. Un bel colpo per tutti coloro che continuano a seguire la retta via, nonostante gli abbonamenti costino sempre di più. Tant’è.

Oltre un miliardo di anni

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L’ultima scoperta, con annessa denuncia delle Fiamme Gialle, riguarda un imprenditore di Ascoli Piceno che trasmetteva segnali televisivi su reti informatiche e li rivendeva agli utenti per pochi euro, tramite tramite ricariche PostePay.

Ben seimila gli utenti coinvolti, che conferma il fenomeno trasversale delle IPTV: “Per i suoi guadagni facili guadagni – sottolinea il Segretario di FAPAV, Federico Bagnoli Rossi – può attrarre chiunque, anche rispettabili imprenditori e commercianti, come è il caso in questione. Per questo è fondamentale non abbassare la guardia nei confronti di un fenomeno, come la pirateria, che causa oltre 1 miliardo di euro l’anno di danni al Sistema Paese, con particolare impatto sull’industria dei media e dell’intrattenimento incluse le piattaforme legali di distribuzione dei contenuti”.

Un miliardo di danni è davvero tanta roba. Significa che nonostante l’impegno profuso, l’Internet Protocol Television è un fenomeno dilagante. “Serve lo stop immediato allo streaming legale”. Lo ha chiesto a gran voce Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia, in un recente intervento agli “Stati Generali del Calcio Italiano”, in occasione del Festival dello Sport di Trento.

L’Italia pullula di IPTV nonostante le contro misure prese, molto di più in relazione all’aumento dell’offerta in streaming, ma sarebbe un grande errore circoscrivere il problemone nei confini patrii. E una piaga globale. Si evince chiaramente dalle parole di Kleron Sharp.

“La Champions League è uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo ed è in occasioni come questa che i tifosi sono tentati di guardare le partite attraverso siti di streaming illegali – ammonisce il CEO di Fact – devono sapere dei rischi e pericoli associati associati allo streaming illegale, non solo dal punto di vista finanziarie, ma anche legale. Un abbonamento ufficiale è l’unico modo per evitare non solo di mettere a rischio i propri dati, ma anche di garantire qualità e posti di lavoro”.

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