Sparito da 10 giorni, trovato senza vita con la bici: caccia al pirata che lo avrebbe investito

Un uomo di 69 anni abitava a Sant’Agata Bolognese, e di lui non si sapeva più niente dal 30 settembre. L’ipotesi è che qualcuno lo abbia investito per poi fuggire

Un uomo di 69 anni è stato ritrovato morto dopo che era sparito dallo scorso 30 settembre. Quando lo hanno rinvenuto, il sacchetto della spesa con le cose da mangiare si trovava ancora sul manubrio della bicicletta.

carabinieri-meteoweek.com

La bici sarebbe stata messa da qualcuno tra un albero e l’area esterna al guard rail, verso la campagna, quasi nascosta a chi percorre la strada. La via in cui hanno trovato il cadavere è via Cento, strada che lega San Matteo della Decima a San Giovanni in Persiceto, che si ipotizza fosse il posto in cui si stesse dirigendo in bici il 69enne, il cui nome era Andrea Fregni.

Il corpo dell’uomo è stato trovato non lontano dalla bici, in mezzo a rovi e sterpaglie nei pressi dell’intersezione con via Levratica. Si tratta di una strada a scorrimento veloce, e in alcune parte la vegetazione si alza, al punto da coprire la visuale. Nessuno si è reso conto che ci fosse quel cadavere per diversi giorni, poi sabato scorso, 8 ottobre, qualche passante ha visto la bici ed è scattata l’allerta.

Sui social era stata già divulgata la foto dell’uomo e anche il fatto che si fosse mosso in bici. Si trattava di un appello per ritrovarlo. Lo scorso 6 ottobre, la sorella dell’uomo, che abita nelle Marche, aveva denunciato la sparizione del 69enne ai carabinieri.

Ora i militari stanno investigando sul caso per omicidio stradale e omissione di soccorso. L’ipotesi è che l’uomo sia stata travolto da qualcuno che poi si è dato alla fuga senza avvisare i soccorsi. I carabinieri stanno tentando di ricostruire la dinamica della morte dell’uomo, ed è caccia al presunto pirata della strada.

Le indagini

Ci sono diversi indizi che fanno presumere che si tratti di omicidio stradale, a cominciare dalle ammaccature rinvenute sulla bicicletta dell’uomo, e che sembrerebbero compatibili con un urto molto forte così come le lesioni presenti sul cadavere. L’esame autoptico farà luce su cosa è successo. Ma ci sono anche altri elementi da analizzare, tra cui pezzi di fanali rotti, che però, dato che è una strada assai battuta, potrebbero anche essere resti di vecchi incidenti.

Non hanno rinvenuto, invece, il cellulare del 69enne che come riporta l’annuncio della sparizione avrebbe dato ancora segni di vita tra Crevalcore e Sant’Agata, il 30 settembre. Nel frattempo, si prosegue con le indagini.