Si toglie la vita accoltellandosi nel suo bar: era «disperato per i debiti»

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Sebastiano, 64 anni, si è suicidato nel suo bar a Torino. Conoscenti rivelano che era disperato per i troppi debiti. Ecco cos’è successo
Sebastiano Ibba, 64 anni, era proprietario di un bar a Torino, denominato Parisienne in via San Secondo, 73, come riporta FanPage. A trovarlo senza vita nel bar è stata l’ex moglie. L’uomo aveva un coltello nella pancia. Su quanto occorso, stanno investigando i militari dell’Arma.

Da quanto si apprende dagli investigatori, l’uomo si sarebbe tolto la vita perché aveva debiti eccessivi, di diversi mila euro. Come riporta FanPage, il bar non avrebbe avuto i risultati sperati dal 64enne, un po’ per il fatto, come hanno commentato alcuni clienti, che «rilevare un locale nel bel mezzo del Covid non è stata una buona idea», e poi perché quell’area non sarebbe stata così frequentata da assicurare chissà che numero elevato di avventori.
E in questo contesto, si sarebbero inseriti tutta una serie di problemi economici. Un’amica dell’uomo ha raccontato che il 64enne, spesso «si lamentava dei debiti, delle cambiali. Pochi giorni fa mi aveva detto che doveva restituire 50 mila euro. Se li era fatti prestare per aprire il bar».
L’uomo era stato per anni proprietario di un altro locale in un’altra zona, ed era noto in città. Poi aveva deciso di aprire il suddetto locale in via San Secondo. E l’amica racconta che è stato sfortunato, perché dopo aver inaugurato il bar, hanno avuto inizio attorno all’edificio «i lavori di rifacimento della facciata, per via dei superbonus. Per un po’ di mesi le impalcature hanno nascosto le vetrine del bar. Una catena di sventure».
L’uomo avrebbe anche lasciato un messaggio scritto su un biglietto, in cui aveva scritto:«Addio, grazie per quello che hai fatto per me», destinato alla sua ex. La donna, giunta nel locale, ha trovato la serranda del bar quasi aperta, ed è entrata.
Una volta dentro, ha fatto la terribile scoperta, ossia ha trovato l’uomo in un lago di sangue, esanime nel salone del bar, dove tutto sarebbe stato in ordine. Inutile l’arrivo dei soccorritori del 118, purtroppo per il 64enne, ormai non si poteva fare più nulla per cercare di salvarlo.