Fontana: «Io omofobo?», la risposta del presidente della Camera è spiazzante

Nel salotto di Vespa il neoeletto presidente della Camera dei deputati replica alle accuse di “omofobia” e “ultracattolicesimo”.

Il veronese Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei deputati – Meteoweek

Lorenzo Fontana è finito al centro delle accuse di “omofobia” – oltre che di “filpoutinismo” e “ultracattolicesimo” – ancora prima di essere eletto alla presidenza di Montecitorio. Un fuoco di fila cominciato già in Aula con la plateale contestazione da parte di tre deputati dem (Rachele Scarpa, Sara Ferrari ed Alessandro Zan) e l’esposizione di un grande striscione con la scritta “No a un presidente omofobo pro Putin”.

Il bersaglio polemico dei “cacciatori di omofobi” era proprio lui: Lorenzo Fontana. Per lui un “bis” della dura contestazione subita ai tempi del governo gialloverde quando Fontana fu messo alla guida del Ministro per la famiglia e le disabilità.

Poi è stato il turno del segretario dem Enrico Letta, che ha addirittura definito uno “sfregio per l’Italia” l’elezione di Fontana alla Camera, passando per le esternazioni di Lia Quartapelle che su Facebook lo ha accostato alla “destra omofoba e oltranzista al Parlamento europeo”. Infine è arrivato il turno della ex presidente della Camera Laura Boldrini. Incappata però in una gaffe colossale per aver condiviso sui social un vecchio video del neoeletto presidente della Camera che definisce “schifezze” le coppie gay e definisce “animali” i bambini non europei. Peccato – come poi si è scoperto – che si trattasse di un video fasullo con spezzoni di frasi tagliati e incollati ad arte.

Fontana si difende da Porta a porta

Insomma, un fuoco di sbarramento in piena regola. Dal quale Lorenzo Fontana si è difeso a Porta a porta, ospitato da Bruno Vespa.  Quanto all’accusa di “ultracattolicesimo”, il veronese Fontana se n’è uscito con una frase spiazzante per i suoi critici: “Proprio perché sono cattolico non potrei non accettare le scelte che fanno le altre persone”. Scelte, aggiunge Fontana, evidentemente “diverse dalla mia, ma ho il massimo rispetto per tutti. Poi si strumentalizza tutto e si dipinge una persona per quello che non è”.

Sull’etichettatura infamante come “omofobo” Fontana aggiunge ancora qualche parola: “Non è assolutamente così”, replica il presidente della Camera. “A volte si fa per creare il nemico, che in politica a volte serve, ma io non chiedo alle persone che scelta sessuale fanno. Chi mi conosce raramente dice quello che purtroppo leggo sui social o altrove. Odiare e discriminare fa male a se stessi e non porta bene a nessuno”.

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