La Finlandia costruirà un muro al confine con la Russia

Ostacolare eventuali invasioni dell’esercito di Vladimir Putin e bloccare i flussi migratori in ingresso nel Paese. Con questo obiettivo il Parlamento finlandese si prepara a costruire un muro con la Russia. 

La Finlandia si avvia al dare la sua approvazione per la costruzione di un muro che separi i suoi confini nazionali da quelli con la Russia. Si tratta di un progetto che vede d’accordo i principali partiti nazionale e che vuole impedire l’arrivo massiccio di profughi dal Paese di Vladimir Putin che potrebbe scaturirsi a causa delle sanzioni imposta dalla comunità internazionale per l’invasione dell’Ucraina.

La premier finlandese Sanna Marin ha dichiarato che “Si tratta di uno strumento per assicurare un controllo dei confini adeguato negli anni a venire” e che gode di “ampio sostegno all’interno del nostro Parlamento. Si tratta di garantire un’adeguata sorveglianza del confine orientale della Finlandia in futuro. Vogliamo assicurarci di avere un supporto sufficiente affinché la nostra Guardia di frontiera esegua un controllo efficace e appropriato ai confini. Inoltre, dobbiamo essere preparati a qualsiasi situazione di disturbo“. Il progetto prevede di coprire circa 260 chilometri di distanza e mette d’accordo sia in partiti del Centrosinistra, che attualmente sono in maggioranza, che del Centrodestra. Inoltre il Paese sta mettendo su un piano di difesa contro lo spionaggio da parte di droni russi e tramite l’utilizzo di uomini infiltrati tramite i profughi che potrebbero giungere nei prossimi mesi.

La preoccupazione è che la Russia possa utilizzare i profughi anche come una sorta di “arma destabilizzante“, spingendo migliaia di disperati e richiedenti asilo al confine esattamente come era avvenuto un anno fa in Poloni a e Lituania con i profughi bielorussi.

LA GRANDE MILITARIZZAZIONE

Innalzare muri come durante la Guerra Fredda, questo è purtroppo l’indirizzo che il mondo sembra avere preso. La stessa Finlandia (un Paese in cui vivono circa 5 milioni e mezzo di abitanti) che per anni è stata neutrale in campo internazionale, ha chiesto di poter aderire alla Nato per proteggersi dalla possibilità di ritorsioni militari da parte della Russia, una scelta che deriva anche dalla forte pressione dell’opinione pubblica. La nazione ha anche scelto di procedere con una forte militarizzazione tramite l’acquisto di 64 F-35 americani e un aumento delle spese militari con il 40% del suo budget nazionale.

I finlandesi conosco bene la pericolosità di Mosca. La sua indipendenza, iniziata nel 1917, fu messa a termine dall’invasione nel 1939 da parte dell’Unione Sovietica e segnò una resistenza da parte dei cittadini che durò mesi. Le tensioni terminarono solo a Guerra Fredda ultimata e con la scelta della neutralità. Oggi la paura di una nuova invasione hanno portato a queste scelte.

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