Consultazioni: muso duro delle opposizioni alla maggioranza [VIDEO]

Al termine degli incontri con Mattarella, Letta, Conte e Calenda sono d’accordo su un solo punto: le parole di Berlusconi su Putin sono inaccettabili e l’Italia deve continuare a tenere la posizione internazionale finora assunta contro Putin e in sostegno dell’Ucraina. 

Forti preoccupazioni. Si potrebbero riassumere così le consultazioni delle opposizioni con il presidente della Repubblica per la formazione del prossimo governo che sarà guidato dal Centrodestra. Pd, M5S e Azione/Italia Viva lamentano la situazione politica viste le tensioni nella coalizione di maggioranza per le parole di Silvio Berlusconi su Vladimir Putin e in generale per la possibilità di discostarsi dall’Alleanza Atlantica per l’Italia.

L’ATTACCO DI LETTA

Il governo che nascerà o è europeista e atlantista o sarà un governo non in grado di durare, l’Italia deve essere un Paese affidabile, quindi non deve cambiare campo che condanna la Russia, condanna Putin e sostiene l’Ucraina” afferma il segretario del Partito Democratico Enrico Letta durante la conferenza stampa a fine incontro con il Capo dello Stato.

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Letta poi attacca Berlusconi. “Ho ritenuto gravissime le parole di Berlusconi e l’ho detto a Mattarella: sono un gravissimo vulnus all’affidabilità del nostro Paese. Sono un vulnus quelle parole ma anche gli applausi a quelle parole. Sono state seguite da un applauso fragoroso dei componenti dei gruppi parlamentari di Forza Italia. Di qui la nostra critica: quella non può essere la linea di politica estera. Sarebbe una rottura con le scelte fatte fin qui“. E continua “In questi giorni è emerso chiaramente che ci sono strade molto diverse, concetti diversi, amicizie diverse nella maggioranza. Le parole espresse nelle ultime ore dal presidente Berlusconi e dal presidente Fontana hanno fatto suonare un campanello d’allarme sul posizionamento dell’Italia. Abbiamo voluto rimarcare che in questa legislatura abbiamo intenzione di essere a difesa della Costituzione repubblicana – conclude Letta -, che non vuol dire che non siamo disponibili a una discussione per migliorare la Carta ma saremo contrari a stravolgimenti dell’impianto della nostra Costituzione“.

CONTE: NO FI ALLA FARNESINA

Per il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è addirittura inaccettabile che un esponente di Forza Italia ricopra la carica di ministro degli Esteri. “Ci ha colpito fortemente e per noi pone un serio problema quella che è la ricostruzione integrale del ragionamento di Silvio Berlusconi – dice Conte -, può anche essere opinabile in alcuni passaggi ma è inaccettabile la premessa ovvero che l’aggressione militare russa non sia da condannare con le più elementari norme del diritto internazionale. Questo ci ha spinto a rappresentare la nostra forte perplessità che il dicastero della Farnesina, così centrale, possa essere affidato a un esponente di Fi“.

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E conclude “Noi confidiamo sempre nella esperienza, competenza e saggezza del presidente Mattarella anche per questi prossimi passaggi di inizio legislatura. Noi ci aspettiamo un esecutivo a forte vocazione europeista, condizione necessaria e indiscutibile“.

LE PAURE DI CALENDA

Toni simili dal leader di Azione e del Terzo Polo Carlo Calenda, secondo il quale “Abbiamo segnalato al presidente Mattarella la nostra viva preoccupazione per le dichiarazioni di ieri che sono solo l’ultimo incidente di cui si è reso protagonista non solo Berlusconi ma anche il presidente Fontana.

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Se il ministero degli Esteri viene affidato a una personalità che viene da una forza politica, che attraverso il suo capo carismatico più e più volte ha definito l’invasione russa una risposta alle provocazioni dell’Ucraina, ecco tutto questo non è concepibile. Azione e Italia Viva saranno all’opposizione di questo governo, senza sconti. Un’opposizione che cercherà di ingaggiare il governo su tematiche concrete” conclude Calenda.

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