Lampedusa, in pochi giorni due bimbi morti e una neonata dispersa in mare

Il Mare Mediterraneo sempre più cimitero d’Europa. Due bimbi sono morti carbonizzati e una neonata dispersa in mare in pochi giorni.

I primi due sono morti a causa di un incendio scoppiato a bordo del barchino su cui viaggiavano, la seconda è finita in mare quando si è rovesciato il barcone su cui viaggiava coi genitori.

Sono proseguite tutta la notte, senza portare ad alcun risultato positivo, le ricerche del corpo della bambina di due settimane caduta in acqua il pomeriggio di sabato. La piccola è finita in mare quando si rovesciato il barcone su cui stava viaggiando assieme ai genitori. Nessuna traccia della bambina. Le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza hanno perlustrato lo specchio delle acque attorno al luogo del naufragio, vicino all’isolotto di Lampione, ma senza alcun esito. Sono stati salvati dopo il ribaltamento della barca che li ha fatti cadere in mare 39 uomini, 25 donne e 8 minori originari di Sierra Leone, Guinea, Nigeria, Ghana e Mali.

L’allarme per la scomparsa della neonata l’hanno dato i genitori. Adesso sono sotto choc. La madre della piccola – giovanissima – si era appena ripresa dal parto quando ha deciso di salire sul barchino per dare un futuro alla sua bambina di appena quindici giorni. Ma la carretta del mare – strapiena e obsoleta – si è rovesciata in mare e le onde le hanno strappato via dalle braccia la neonata.

La tragedia dei due bimbi carbonizzati

Soltanto tre giorni fa due bambini di uno e due anni sono morti carbonizzati a causa di una violenta esplosione che aveva causato un incendio a bordo di un barcone carico di migranti che si dirigeva verso l’isola di Lampedusa.

Nell’incendio, forse causato da uno dei bidoni di benzina a bordo del barcone che trasportava 37 persone, sono rimaste gravemente ferite otto persone, ricoverate in gravissime condizioni negli ospedali di Palermo. Per molte di loro la prognosi è infausta. Tra loro anche la mamma di uno dei due piccoli morti carbonizzati nell’incendio. È ricoverata al grandi ustioni di Palermo: il fuoco le ha ustionato l’80% del corpo e quasi consumato le braccia.

Il Mediterraneo diventa sempre più il cimitero d’Europa. Dall’inizio dell’anno. secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, il mare ha inghiottito quasi 1200 persone. E si parla solo dei naufragi che si sono potuti ricostruire, perché i parenti cominciato a cercare chi era partito senza più dare notizie di sé o perché qualche superstite è riuscito a sopravvivere raccontando quanto accaduto.

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