Mattarella e Macron: “Europa sia garante di pace e stabilità. La guerra in Ucraina sfida i nostri valori”. “Pace possibile quando deciderà Kiev”

I due presidenti di Italia e Francia intervengono all’evento internazionale e interreligioso della Comunità di Sant’Egidio ‘Il grido della pace’.

Mattarella esorta a costruire la pace attraverso un ordine internazionale che dia stabilità. Macron ribadisce che la pace in Ucraina la deciderà Kiev ma che occorrerà costruirla attorno a un tavolo col nemico di oggi.

“La pace è l’obiettivo da difendere, la guerra in Ucraina è una sfida ai nostri valori”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene col Presidente francese Emmanuel Macron all’assemblea della comunità di Sant’Egidio ‘Il grido della pace’. Dopodomani è attesto anche l’intervento di papa Francesco, anticipato da quello del presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi.

Mattarella indica qual è la posta in gioco in questa partita: “Occorre impedire che una nuova linea di “faglia” attraversi e si aggiunga alle troppe che già caratterizzano l’Europa, il Medio-Oriente, in tanti luoghi del mondo, separando i popoli con rinnovate cortine di odio”.

Dopo il secondo conflitto mondiale Italia e Europa hanno reagito la prima con la nascita della Costituzione, la seconda con la nascita dell’Unione europea. Adesso occorre nuovamente quello stesso “coraggio”, con un impegno congiunto delle autorità civili e religiose per l’edificazione di “un ordine internazionale che sottragga alla tentazione della guerra“.

Occorre quindi “un passo avanti”: “Se vuoi la pace preparala: è stata un’esortazione più volte ripetuta nei secoli. Non può esserci contrapposizione tra mezzi e fini se si vuole la pace. Non si può giungere alla pace esaltando la guerra e la volontà di potenza. Perché la pace è integrale o non esiste”.

Mattarella: guerre sono contagiose, no a effetto ‘domino’

“Non esiste una ‘guerra santa! Deve esistere, invece, una ‘pace santa’, ad autentico servizio dell’umanità e del suo futuro. Il disordine produce disordine. Le guerre hanno un effetto ‘domino’, moltiplicatore. Le guerre sono contagiose” ammonisce il Capo dello Stato.

Perciò “non possiamo consegnarci all’ingiustizia delle situazioni di fatto, né allo strazio di guerre “infinite”. L’Europa non può e non deve permettersi di cadere “prigioniera” della precarietà, incapace di assolvere al suo naturale ruolo di garante di pace e di stabilità nel continente e nelle aree vicine. Ne va della nostra stessa libertà e prosperità”.

A fianco di Mattarella è seduto Macron, che stringe la mano al neoministro degli Esteri Antonio Tajani. In serata il presidente francese ha incontrato la neo premier Giorgia Meloni, con la quale ha ribadito la solidità dei rapporti tra Italia e Francia.

Mattarella ribadisce invece la sua linea. “Dinanzi all’evocazione di scenari tanto terribili le nostre coscienze invocano la difesa di quel diritto alla pace che ci riunisce qui, oggi. Una pace che non ignori il diritto a difendersi e non distolga lo sguardo dal dovere di prestare soccorso a un popolo aggredito” dichiara davanti a una platea di esponenti di diverse religioni.

Interviene anche Macron: Una pace in Ucraina è possibile ed è solo quella che gli ucraini decideranno quando lo decideranno mette in chiaro il presidente francese, aggiungendo poi: “c’è quindi una prospettiva di pace” e la pace si costruirà con l’altro, che è il nemico di oggi, intorno a un tavolo“.

Impostazioni privacy