Ecco Sparrow l’alleato segreto di Amazon per il Black Friday e non solo

Un nome che porta direttamente a Johnny Depp, se non fosse per quella meravigliosa saga cinematografica Pirati dei Caraibi. Ma qui Jack Sparrow non c’entra nulla, e chissà che il nuovo alleato di Amazon non diventi più famoso del pirata dei pirati. Missione difficile ma non impossibile.

Jack Sparrow - MeteoWeek.com 20221114
Jack Sparrow – MeteoWeek.com

L’e-commerce numero uno al mondo ha appena presentato suo ultimo robot da magazzino, il primo sistema robotico in grado di rilevare, selezionare e gestire i singoli prodotti dell’inventario del colosso di Seattle. Sparrow, appunto. E’ caratterizzato da un braccio robotico, che utilizza l’intelligenza artificiale e la visione artificiale per riconoscere e gestire milioni di articoli.

Amazon lo descrive così, affermando che Sparrow può condurre operazioni in modo più efficiente e sicure. “Si occuperà di compiti ripetitivi – dicono da Seattle – consentendo ai nostri dipendenti di concentrare il loro tempo e le loro energie su altre cose, promuovendo al contempo la sicurezza“. Non solo. Sparrow aiuterà i dipendenti anche nel promuovere l’efficienza proprio dei robot, automatizzando una parte fondamentale del processo di evasione delle merci, in modo da poter continuare a fornire ai clienti.

Sparrow quadruplica le scansioni in appena un’ora

Sparrow - MeteoWeek.com 20221114
Sparrow – MeteoWeek.com

Sparrow si presenta subito con un dato che fa riflettere: è stato in grado di creare più di 700 nuove categorie di lavoro. E quel numero non è affatto di poco conto. Già, Amazon non ha esattamente un record impeccabile quando si tratta di condizioni per i lavoratori del magazzino, in particolare quando sono coinvolti i robot. Basti pensare che nel 2020, nella pubblicazione Reveal del Center for Investigative Reporting per il periodo compreso tra il 2016 e il 2019, il tasso di infortuni gravi subiti dai dipendenti di Amazon nei magazzini automatizzati, era superiore del 50% rispetto alle strutture che non utilizzano robot.

E’ qui che di fatto viene partorito Sparrow. Ha fatto faville in un amen: sono subito aumentate le quote dei lavoratori, richiedendo loro di scansionare fino a 400 articoli all’ora quando prima ne dovevano scansionare 100.

Professionisti del settore, citate da engadget affermano che “l’azienda ha utilizzato i robot per aumentare le quote di produzione al punto che gli esseri umani non possono tenere il passo senza farsi male”. Ma la soglia dell’attenzione resta sempre alta.

Lo scorso luglio, infatti, è emerso che il governo degli Stati Uniti stava indagando su Amazon per presunte condizioni di lavoro non sicure. Il colosso creato dal genio di Jeff Bezos ha rivelato Sparrow come mezzo di una spinta da parte dei magazzinieri a sindacalizzare i loro luoghi di lavoro, dove in alcuni casi i robot stanno assumendo le funzioni umane. Una storia da monitorare, ma i numeri di Sparrow non sono di poco conto. La domanda è, a che pro?

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