Il Mose funziona: il sistema ha salvato Venezia dalla marea

Acqua alta nella città lagunare e un rischio enorme di disastro, ma il Mose ha impedito che venisse allagata tenendo basso il livello dell’acqua e oltre i suoi confini. 

Senza il Mose sarebbe stato un disastro. Le piogge che si stanno abbattendo in questi giorni sull’Italia avevano messo molto timore su cosa sarebbe potuto accadere a Venezia, la terza marea più alta della storia mai verificatasi nella città lagunare aveva fatto temere il peggio, ma il sistema di Modulo sperimentale elettromeccanico ha funzionato e Venezia è rimasta praticamente all’asciutto.

Le paratoie hanno coperto il livello dell’acqua che ha raggiunto gli oltre 2 metri fuori dal porto di Chioggia, mentre dentro la laguna si è fermato ad appena 52 centimetri. Ed è la prima volta che la presenza di questa imponente costruzione si rivela così efficace nell’evitare il disastro.

Per tutta la notte sui monitor della control room il livello dell’acqua e la potenza della marea sono state monitorate attraverso i grafici che indicano momento per momento l’innalzamento del flusso dell’acqua, mentre nelle gallerie il personale si teneva pronto per verificare il corretto azionamento degli impianti. Il pericolo però non è del tutto scongiurato perché le condizioni meteo potrebbero portare a ulteriori innalzamenti della marea anche nei prossimi giorni, ma la situazione rimane sotto controllo.

I COMMENTI

La congiuntura è simile a quella del 2019: scirocco, venti forti, e quindi tutto quello che ne consegue. Siamo arrivati a fine novembre con temperature miti, e siamo preoccupati di questi 175 centimetri di acqua alta per cui, se non ci fosse il Mose, avremmo già un disastro su Venezia” è il commento del governatore del Veneto Luca Zaia. “Dall’altro lato ci sono il vento e lo scirocco, quindi i fiumi non scaricano in mare, e il vento spinge verso terra; abbiamo così l’altro fenomeno che è l’erosione delle nostre spiagge. Ho l’impressione che da questi tre giorni le spiagge usciranno sufficientemente massacrate, purtroppo, e dovremmo attivare mantenimento e pulizia. Speriamo che si attenui tutto questo”. 

Per Elisabetta Spitz, commissario straordinario del Mose, “è andato tutto secondo le procedure, è stato un test molto importante per il Mose. Il lavoro fatto in questi anni ha contribuito in maniera determinate a rendere le operazioni di sollevamento sempre più efficienti. Ma l’attenzione in queste ore resta alta. Il monitoraggio della situazione meteo marina continua. Oggi le barriere non saranno abbattute. La situazione suggerisce ancora prudenza“.

Soddisfatto anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, secondo il quale “Sarebbe stata un’altra devastazione senza il Mose. Mi è venuta in mente la fotografia di uno striscione di protesta davanti alla Basilica di San Marco con scritto ‘No Mose. No grandi opere, no grandi bidoni‘. Denigrare è facilissimo usando una scenografia fantastica come Venezia ma bisogna avere il coraggio di fare scelte e credere nella tecnica“.

Impostazioni privacy