Fondazione Open, Renzi: “Contro di noi violata la legge, denuncerò i pm”

Il leader di Italia Viva torna a puntare il dito sul comportamento dei pm prima dell’udienza preliminare del processo sulla Fondazione Open.

L’udienza in aula poi è stata rinviata al 27 gennaio. Renzi ha annunciato anche per la prossima settimana un question time al ministro della giustizia Carlo Nordio.

“La denuncia che noi abbiamo presentato e che irrobustiremo è questa quella denuncia: se tu pubblico ministero hai ricevuto una sentenza in cui ti viene detto di distruggere il materiale che non puoi avere e continui a farlo girare, veicolare, come è successo in una commissione parlamentare, questo secondo noi è violazione di legge”.

“Poi naturalmente – ha aggiunto Renzi – lo verificheranno i magistrati genovesi e lo verificherà anche il ministro della giustizia”. Questo perché, annuncia il leader di Italia Viva, giovedì 1° dicembre, alle ore 15, in Senato farà un question time al ministro guardasigilli, Carlo Nordio. A questo riguardo Renzi rinvia alle 250 pagine del suo libro (“Il Mostro”) dove, rivendica, “non c’è uno che alla fine mi dica che c’è una cosa sbagliata”. “Anche questo dovrebbe farvi riflettere”, aggiunge l’ex premier. Al cronista che gli chiede se ritenga ci sia una persecuzione nei suoi confronti, l’ex premier risponde così: “Io ritengo che chi legge “Il Mostro” se è di buon carattere si fa due risate. E io invito tutti – quello che non mi vogliono bene – a andare a vedere quello che è successo, perché quello che è successo a me, francamente, è un inedito: ed è sorprendente”.

Processo Open: rinviata al 27 gennaio l’udienza preliminare

È quanto ha dichiarato Matteo Renzi prima di entrare in aula all’udienza preliminare in corso a Firenze del processo Open, dove è imputato per finanziamento illecito ai partiti. Renzi dunque ha spiegato di voler “irrobustire” la denuncia dell’amico Marco Carrai. L’imprenditore, ex membro del consiglio di amministrazione di Open, accusa i pm Antonino Nastasi e Luca Turco di aver trasmesso in maniera illegittima al Copasir (il Comitato parlamentare di vigilanza sui servizi segreti) il materiale che gli era stato sequestrato e che la Cassazione aveva ordinato gli fosse restituito.

L’udienza preliminare si è conclusa con un rinvio al 27 gennaio del processo sulla fondazione Open. Il procedimento vede imputati, oltre a Matteo Renzi stesso e ai membri del cosiddetto “Giglio magico” (Luca Lotti, Marco Carrai, Maria Elena Boschi, Alberto Bianchi), anche alcuni imprenditori e quattro società.

I reati contestati, a vario titolo, dai giudici vanno dal finanziamento illecito ai partiti alla corruzione, dal riciclaggio al traffico di influenze illecite. Un rinvio disposto su richiesta degli stessi pm titolari del l’indagine, il sostituto Antonino Nastasi e l’aggiunto Luca Turco, giustificato con la necessità, da parte dei magistrati, di prendere visione delle motivazioni (ancora non pubblicate) dell’ordinanza con cui la Corte costituzionale ha dichiarato ammissibile il conflitto di attribuzione sollevato dal Senato (su richiesta di Matteo Renzi) contro la Procura di Firenze, accusata di aver violato le garanzie costituzionali allegando agli atti dell’indagine mail e messaggi Whatsapp del leader di Italia viva, sequestrati tuttavia su telefonini e computer di terze persone, senza l’autorizzazione da parte del Parlamento.

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