A Ischia è lotta contro il tempo: si continua a scavare nel fango, 7 finora le vittime

Non si arrestano le operazioni di ricerca dopo la frana di sabato nell’Isola di Ischia. Sette finora le vittime accertate del disastro.

Nei prossimi giorni sull’isola dovrebbe arrivare anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Finora sono sette le vittime accertate nella frana di Casamicciola Terme avvenuta all’alba di sabato. Tra queste c’è anche un neonato. Sono cinque invece le persone ancora disperse cercate ancora nel corso di questa notte. In tutto gli sfollati sono 230, tutti sistemati in albergo o da amici e parenti. Uno dei feriti è in gravi condizioni.

L’ultimo corpo senza vita estratto dai soccorritori è stato proprio quello del neonato, che aveva appena 21 giorni. Alcune salme sono state trasportate nell’ospedale di Casamicciola.

È salito anche il numero delle case coinvolte nella frana, una trentina circa. La priorità è arrivare a individuare la zona rossa, trapela dal centro di coordinamento. Una volta perimetrata anche il numero degli sfollati potrebbe nuovamente crescere. I lavori del Ccs sono stati aggiornati alle 11 di stamattina.

Per il governo l’emergenza deve essere superata, in questo senso si è dato incarico al ministero per la Protezione civile a dare vita a un gruppo di lavoro fra ministeri interessati per mitigare il rischio di frane e alluvioni legate al dissesto idrogeologico“. Sono le dichiarazioni del ministro Nello Musumeci al termine del Consiglio dei ministri. Bisogna dare “definitiva approvazione al piano nazionale per il cambiamento, avviato nel 2016, ma che aspetta ancora l’approvazione definitiva“, ha sottolineato Musumeci.

Meloni a Ischia nei prossimi giorni

Nei prossimi giorni arriverà a Ischia anche il premier Meloni, non appena le operazioni di soccorso renderanno possibile la visita. “Andare adesso sarebbe una passerella”. ha aggiunto il ministro Musumeci.

Ieri mattina intanto sé riunito in Prefettura a Napoli il Ccs, al quale ha preso parte anche Italo Giulivo, direttore della Protezione civile regionale della Campania. Il suo auspicio è stato che le attività di ricerca proseguissero. Quella di ieri, ha aggiunto, è stata una giornata decisiva per via delle condizioni meteo che avrebbero permesso, spiega all’AGI, “di rafforzare e mettere in campo tutti gli uomini dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, che sono sull’isola con mezzi adeguati”.

In particolare sono state avviate le attività per “individuare e perimetrare la cosiddetta zona rossa”. Si tratta dell’area che dovrò essere preventivamente evacuata per poi poter valutare il rientro in sicurezza, nel caso in cui dovesse consentirlo lo scenario dei danni subiti dalle abitazioni e dal territorio.

Anche i sommozzatori in azione

I soccorritori (vigili del fuoco, carabinieri, polizia e protezione civile) hanno lavorato per tutta la notte, grazie all’aiuto di generatori elettrico, per cercare di scavare nel fango ancora troppo denso però. Non essendosi solidificato rende molto difficile l’azione anche ai cani molecolari, che affondano nel fango non riuscendo così a rilevare la presenza di persone.

Al porto invece sono entrati in azione i sommozzatori per scandagliare ogni centimetro delle acque. Si ipotizza che la forza del fango possa aver trascinato fino al mare qualche corpo.

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