Manovra di bilancio, Meloni agli industriali: “Non c’è welfare senza chi genera ricchezza”

Parlando agli industriali veneti il presidente del Consiglio illustra i principi ispiratori del nuovo governo in tema di politica economica.

Al centro della manovra l’attenzione alle realtà produttive. Meloni lo ha rivendicato per ribadire il principio cardine dell’esecutivo: coniugare giustizia sociale e crescita economica.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) – Meteoweek

“A un mese dal suo giuramento il governo ha già avviato un primo tavolo di confronto con tutte le associazioni di categoria. Ed è un dialogo che vogliamo portare avanti con costanza lungo tutto il nostro mandato”. Così il premier Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento con l’assemblea di Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia-Rovigo.

“Certo – ha precisato il presidente del Consiglio – , avremmo voluto avere più tempo per confrontarci soprattutto prima della legge di bilancio, però la nostra è stata una corsa contro il tempo”. Meloni ha sottolineato come l’esecutivo si sia obiettivamente trovato a fare una manovra di bilancio in tempi davvero molto ristretti. “Abbiamo dovuto scrivere questa manovra – ha spiegato – senza rinunciare a delineare attraverso le nostre prime misure, soprattutto attraverso questa che è la misura principe dell’anno di un governo, una traiettoria che fosse il più possibile nitida, scelte che dessero un’indicazione su quelle che saranno le priorità della nostra azione”.

Crescita economica: la priorità del governo

Il binomio giustizia sociale + crescita economica è una delle priorità del nuovo governo, ha spiegato Meloni – Meteoweek

Tra le priorità del nuovo governo, ha detto Meloni, c’è certamente il tema della crescita economica. Una crescita che deve partire “dalla messa in sicurezza del tessuto produttivo, in particolare in riferimento alla principale emergenza che abbiamo di fronte che è l’emergenza del caro energia, l’attenzione verso chi produce, il rafforzamento del ceto medio e, dall’altra parte, anche il sostegno alle fasce sociali più deboli, alla famiglia, alla difesa del potere d’acquisto dei cittadini, ai redditi più bassi”.

Da qui il ventaglio di misure messe in campo dal governo malgrado la ristrettezza di tempi e di risorse. Meloni ha voluto poi insistere su un punto: il fatto che in manovra “la gran parte delle risorse e dei provvedimenti è stata dedicata proprio alle realtà produttive”. Una scelta che serve a “ribadire un principio che molto spesso in passato, troppo spesso dal mio punto di vista, era stato messo in discussione”. Ovvero, afferma il premier, “che non può esistere welfare , che non c’è stato sociale se a monte non c’è anche chi genera ricchezza”.

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