«In Italia non si entra illegalmente». Meloni ribadisce la linea del governo sui migranti

Nel secondo appuntamento con la sua rubrica social «Gli appunti di Giorgia» la premier si dilunga sulla manovra di bilancio e sul tema dell’immigrazione. 

Ma trova spazio anche la stretta del governo alla misura 18app, sulla quale Meloni spiega le intenzioni dell’esecutivo.

«Riemergo dall’influenza per aprire il diario. A beneficio dei meme è stato anche ornato da Ginevra con degli sticker». Inizia così il presidente del Consiglio il suo video social per il secondo appuntamento della rubrica «Gli appunti di Giorgia».

Il premier ha esordito annunciando la sua intenzione di «raccontare il lavoro che abbiamo fatto nell’ultima settimana, intensa, in cui abbiamo portato avanti diversi confronti».

Si inizia con le note positive: «È stata una settimana di buone notizie, sono accadute cose interessanti», ha detto Meloni. La prima buona notizia è il fatto che la Ue abbia «prorogato la decontribuzione per il Sud a tutto il 2023». Una misura ritenuta «fondamentale per assumere al Sud» dal governo che si dice intenzionato a «renderla strutturale». Per cominciare, sottolinea Meloni, l’esecutivo presenterà un emendamento alla legge di Bilancio in modo da estendere anche al prossimo anno «crediti di imposta per le aziende che assumono al Sud, per le Zone economiche speciali e le aree terremotate».

Bonus 18app: le intenzioni del governo

Meloni tocca il tema del bonus 18 app sottolineando l’intenzione del governo di non abolire, ma di voler rivedere la misura: «Non vogliamo abolire il bonus ai diciottenni per la cultura, ma la misura 18app va rivista: il bonus, compiuti i 18 anni, viene riconosciuto a tutti, indipendentemente dal reddito e questo è sbagliato. Va introdotto un limite di reddito per chi vuole accedere a questa misura e lavorare sulle truffe».

La bocciatura della manovra da parte di Bankitalia

Per il premier i rilievi mossi dalla Banca d’Italia alla manovra di bilancio non costituiscono una bocciatura senza appello. «A me pare che Bankitalia non abbia, in audizione alle commissioni competenti, mosso particolari critiche sulle principali misure di questa manovra». Meloni preferisce parlare di «una polemica, o diciamo un approccio critico, sulle nostre misure sul tema del contante e l’obbligo del pos».

Quanto alla richiesta di togliere le commissioni bancarie sui pagamenti con le carte, Meloni tiene a puntualizzare: «Non possiamo farlo perché sarebbe incostituzionale. La moneta elettronica è privata, è un servizio offerto e lo Stato non può impedire a chi offre quel servizio di guadagnarci sopra una commissione».

Immigrazione: no alle entrate illegali in Italia

Infine c’è il capitolo immigrazione, tema sempre scottante. Sul quale Meloni mette le cose in chiaro: il governo non cambierà la sua linea sull’immigrazione. Ossia che «in Italia non si entra illegalmente, vogliamo combattere il traffico di esseri umani e le morti in mare. Non vogliamo continuare a favorire i trafficanti». Dopo aver auspicato il «fondamentale» coinvolgimento dell’Europa nella gestione dei tratti migratori, arriva l’annuncio. La prossima settimana il governo presenterà nuove regole «per fermare la tratta, su questo tema – conclude Melloni – non intendiamo mollare».

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