Giachetti richiama Meloni: “Parlamentari trattati come camerieri” [VIDEO]

Arrivata in ritardo in Aula, la presidente del Consiglio prova a scusarsi ma accende le critiche del deputato Roberto Giachetti che ritiene inaccettabile l’atteggiamento di Giorgia Meloni. 

Roberto Giachetti polemizza duramente con Giorgia Meloni a causa del ritardo con cui si è presentata a Montecitorio, la premier era convocata alla Camera per riferire con le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo previsto per il 15 e 16 dicembre.

Sono in quest’aula da parecchi anni, qualcuno dice anche troppi, e non mi era mai capitato che l’aula, convocata alle 9.30, fosse rinviata alle 9.50 per l’assenza della presidente del Consiglio. È come essere trattati come camerieri, non è solo un problema di educazione ma di rapporti istituzionali. Magari qualche collega della destra dirà che è colpa della sinistra perché c’era traffico” dice il deputato di Italia Viva prendendo la parola.

La presidente del Consiglio risponde pacatamente chiedendo scusa e dando la colpa alle condizioni del traffico della Capitale. “Mi scuso con il collega Giachetti e con l’Aula perché sono stata io a chiedere di rinviare la discussione per un motivo oggettivo di traffico che non avevo previsto – dice Giorgia Meloni rivolta all’Aula e a Giachetti -. Non ho detto che è colpa di Roberto  Gualtieri [il sindaco di Roma, ndr.] poi ognuno trarrà le sue conclusioni“.

LE COMUNICAZIONI DI MELONI SULLA GUERRA

Presa la parola e archiviato il caso, Meloni ha poi riferito su quanto si discuterà a Bruxelles insieme agli altri leader europei sul problema della guerra in Ucraina. “L’Ue deve restare unita nel sostegno all’Ucraina contro l’aggressione russa. Anche su questo non abbiamo cambiato idea, le nostre convinzioni non mutano se siamo al governo o all’opposizione. Il governo ribadisce il suo pieno appoggio a Kiev in tutte le dimensioni interconnesse anche perché il conflitto non coinvolge solo il futuro dell’Ucraina, ma l’intera Europa. Il conflitto in Ucraina ci riguarda tutti, per questo con convinzione e a viso aperto continueremo a sostenere il cammino in Europa dell’Ucraina e a sostenere gli sforzi per la pace. Il governo italiano ribadisce il suo sostegno a Kiev, in tutti gli ambiti, anche sul piano militare”.

E poi “Non dobbiamo consentire che Putin utilizzi la carenza di cibo come arma contro l’Europa, come già sta facendo con il gas e il petrolio. Vogliamo vigilare sulle conseguenze delle sanzioni e sulle ricadute sul piano energetico e occupazionale in vista del nono pacchetto di sanzioni Ue alla Russia. Abbiamo approcciato alle nuove misure con spirito aperto e mirato a imporre alla Russia costi che devono essere superiori a quelli che pagano gli stati Ue”, ha precisato Meloni, “sanzioni che certo sono dolorose per il nostro tessuto produttivo ma hanno dimostrato efficacia e di avere un ruolo fondamentale per la fine del conflitto e portare ai negoziati”.

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