Governo pronto al varo del decreto Sicurezza: stalking, baby gang, migranti, ecco cosa conterrà

In arrivo il nuovo decreto sulla sicurezza, una delle promesse del centrodestra durante la campagna elettorale. Forse già domani l’approvazione della bozza della misura.

Il governo targato Giorgia Meloni si appresta al varo del nuovo decreto sicurezza. L’approvazione dovrebbe giungere dopo la riunione tecnica degli uffici legislativi, prevista per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi.

Già nella riunione del governo fissata per domani – o al massimo la prossima settimana – potrebbe arrivare il via libera dell’esecutivo alla bozza messa a punto con un lavoro coordinato tra il premier e il titolare del Viminale, il ministro Matteo Piantedosi. Il presidente del Consiglio spinge per una condivisione più ampia possibile. Per giungere a un testo in grado di rispecchiare le indicazioni della maggioranza di centrodestra. Fermo restando che alcuni punti del decreto – in particolare quelli relativi alla tutela delle donne e dei minori – potrebbero anche essere votati dalle forze di opposizione.

Il capitolo più controverso appare fin da ora quello relativo alle attività delle ong, motivo per cui nella premessa della bozza del decreto si fa riferimento a «attività conformi alle norme nazionali e alle convenzioni internazionali», mentre è stata stralciata la possibilità di procedere sul piano penale contro chi non le osserva. Restano invece le sanzioni amministrative – con multe e sequestri delle imbarcazioni, fino alla confisca dei mezzi utilizzati – per chi soccorre i migranti, che andranno decise dai prefetti.

Inasprite le pene per le violenze contro le donne

Il decreto si propone di rafforzare la prevenzione per impedire la violenza contro le donne da parte di persone già segnalate. La bozza della misura amplia i casi in cui il questore avrà la facoltà di emettere un provvedimento di ammonimento. In particolare per quel che riguarda gli stalker. Prevista anche una norma che permette l’imposizione, in situazioni di pericolo, del divieto di soggiorno e di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla vittima.

Inoltre saranno inasprite le pene per chi già ha ricevuto l’ammonizione e viola le disposizioni. Verrà incarcerato chi è obbligato a portare il braccialetto elettronico ma prova a manometterlo. Le forze dell’ordine e i presidi sanitari dovranno poi informare la vittima sui centri antiviolenza presenti sul territorio. Dovranno inoltre preoccuparsi di provvedere alla sistemazione della vittima di violenza in una delle strutture se sarà fatta una richiesta di questo genere.

Modificato anche il sistema di risarcimento, con l’introduzione di una provvisionale alla stregua di un ristoro anticipato, già dopo la prima sentenza di condanna.

Daspo per i minorenni, divieto di cellulare e Taser alle forze dell’ordine

Per contrastare la diffusione delle baby gang, il daspo è stato esteso anche ai minori, nei casi più gravi, a patto che abbiano almeno compiuto 14 anni. Così anche ai minori di 18 anni potrà essere vietato di entrare nei locali pubblici e di stare nei luoghi della movida. Contro il bullismo online potrà anche essere vietato l’uso del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici, sia per i maggiorenni che per i minorenni.

Nel decreto è previsto anche l’uso del Taser per polizia  e carabinieri in tutte le situazioni di rischio. Anche nei comuni più piccoli dove attualmente non è dato in dotazione alle forze dell’ordine

Il nuovo codice per i salvataggi delle Ong

Spazio nel decreto al codice di comportamento per le Ong. Dall’esecutivo arriva una stretta sugli interventi di salvataggio in mare. Il premier Meloni ha ribadito in più occasioni la linea del governo: «Non ostacoleremo il soccorso dei naufraghi, ma non consentiremo alle navi di rimanere per giorni in mare. In questo modo garantiremo anche ai migranti di poter essere subito assistiti».

Chi soccorre le imbarcazioni dei migranti in difficoltà potrà fare solo un salvataggio e avrà l’obbligo di informare immediatamente la Guardia Costiera e le altre istituzioni dell’intervento svolto, chiedendo al tempo stesso l’approdo in un porto sicuro. Proibiti anche i trasbordi da un’imbarcazione all’altra. Dopo aver svolto il soccorso i volontari delle Ong dovranno fornire informazioni ai naufraghi sula possibilità di chiedere asilo facendo così partire la procedura per la ricollocazione.

Chi non osserverà le nuove regole rischia la multa e il sequestro della nave. Per i migranti che giungono in Italia attraverso il decreto flussi o regolarizzano la propria posizione ci saranno norme semplificate per aver il nulla osta al lavoro subordinato e altre agevolazioni.

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