Gender pay gap: il divario retributivo equivale ad oltre un mese di lavoro gratis per le donne

Nonostante l’argomento sia sempre più discusso, secondo le stime in Italia le donne inizieranno ad essere pagate a partire dall’11 febbraio: il gender pay gap tra lavoratori e lavoratrici equivale ad oltre un mese di stipendio.

Il divario retributivo di genere si riferisce alla differenza tra gli stipendi che, in media, vengono percepiti dalle donne e quelli percepiti dagli uomini. Noto anche come gender pay gap, nel corso degli anni si è progressivamente affievolito. Ma ciò non significa che il problema sia scomparso del tutto.

Gender pay gap (Pexels) 03.01.2023 meteoweek.com
Gender pay gap, gli effetti del divario retributivo di genere (Pexels)

In 10 anni il divario si è ridotto solamente del 2,8%. In base alle stime effettuate dalla Commissione Europea, le donne ricevono una paga oraria media inferiore del 13%. Il gender pay gap è strettamente collegato alle disuguaglianze sociali.

Divario retributivo di genere, quali sono le cause

Ancora oggi le donne hanno meno probabilità di accedere a ruoli di vertice sul posto di lavoro. Soprattutto per quanto riguarda settori come la scienza e l’ingegneria, dominati da uomini. L’ambito domestico continua ad essere percepito come prettamente femminile: questa visione si riflette nella disparità che caratterizza la divisione delle attività che riguardano la casa.

Lo stesso vale per i cosiddetti lavori di cura, eseguiti per il 90% da donne. In Italia la situazione è drasticamente peggiorata in seguito alla diffusione del Covid. La pandemia ha intaccato le vite di tutti ma a rimetterci in termini di lavoro sono state soprattutto le donne.

La percentuale di lavoratrici che ha perso il lavoro ha doppiato quella dei lavoratori rimasti a casa. Nel periodo della pandemia l’occupazione femminile ha raggiunto i minimi storici dopo quasi dieci anni. L’Italia è uno dei paesi europei con il più alto numero di donne disoccupate, in particolare nelle regioni del Sud.

L’accordo del Parlamento Europeo

La Comunità Europea si sta impegnando per ridurre il divario di genere, con iniziative come l’Equal Pay Day, ovvero una giornata che punta alla sensibilizzazione. Recentemente il Parlamento Europeo ha raggiunto un importante accordo con le aziende, che dovranno fornire informazioni relative agli stipendi percepiti dai lavoratori e dalle lavoratrici.

L’obiettivo è controllare le differenze tra i salari e ridurre le possibili disuguaglianze  di genere. La trasparenza ha un ruolo fondamentale nella comparazione dei livelli di retribuzione dei dipendenti impegnati nello stesso lavoro. Le imprese dovranno impegnarsi a non perpetuare nessuna discriminazione e sono previste sanzioni nei confronti dei datori di lavoro che non rispettano le regole.

Gli impiegati vittime di discriminazioni, inoltre, dovranno ottenere un risarcimento. Per il momento, in base ai calcoli effettuati dall’Osservatorio Jobpricing sugli stipendi annui lordi, nel 2021 in Italia il gender pay gap tra uomini e donne occupati nel settore privato è arrivato a 3.500 euro.

Un nuovo anno è iniziato e, viste le differenze di retribuzione, potremmo dire che le donne cominceranno ad essere pagate solamente a partire dall’11 febbraio. Il divario di genere, infatti, equivale a quasi un mese e mezzo di lavoro non retribuito per le lavoratrici.

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