Secondo le parole del vice ministro dell’Economia, con buone probabilità il Bonus Befana si tramuterà in un’integrazione alla tredicesima.
Si prospetta un dicembre ricco per moltissime persone, almeno dalle prime indiscrezioni. In prima battuta, i pensionati e i lavoratori statali potrebbero ritrovarsi con un aumento una tantum dell’assegno mensile; anche se al momento si tratta solamente di un’ipotesi.
Oltre a questo, grandi progetti sono in corso per la nuova manovra finanziaria, che lancia uno sguardo alla natalità, nonché alla tassazione troppo alta per i lavoratori. Questo e molto altro è contenuto in una lunga intervista a Il Messaggero con Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia.
“Siamo consapevoli che la classe media ha un livello di tassazione troppo alto, perché chi guadagna fino a 50mila euro l’anno non può certo considerarsi ricco.” Con queste parole, Leo ha spiegato come la riduzione delle tasse, specialmente per i nuclei familiari con figli a carico, sia uno dei temi caldi – nonché rilevanti- sul tavolo.
Il Bonus Befana verrà inserito nella tredicesima: l’importo
Parlando del breve termine, il Governo vorrebbe aiutare le famiglie e i nuclei monogenitoriali che hanno figli a carico, specialmente in un periodo delicato come quello del Natale. Da qui la dichiarazione su un possibile anticipo di un’erogazione prevista a gennaio.
Come spiegato dallo stesso Leo, “nel decreto legislativo sulle imposte dirette è contenuto il cosiddetto Bonus Befana, un’erogazione a gennaio di 100 euro per le famiglie. Non è del tutto da escludere che, questo bonus, possa essere rivisto e anticipato nel 2024, sostanzialmente implementando le tredicesime di quest’anno.”
Se le parole del vice ministro fossero più un’anticipazione che un’ipotesi, nella tredicesima del 2024, moltissimi lavoratori e lavoratrici potranno vedersi un assegno maggiorato. L’importo del Bonus Befana – che probabilmente si trasformerà in Bonus Tredicesima – è di 100 euro.
Indipendentemente dalla data di erogazione, questo contributo sarà destinato a tutte le famiglie monoreddito e monogenitoriali entro specifici limiti di reddito, con alcuni requisiti:
- famiglie con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
- presenza di un coniuge non separato e almeno un figlio a carico, oppure almeno un figlio a carico in situazioni in cui l’altro genitore manchi, non abbia riconosciuto il figlio, o sia separato.
Potranno accedere al bonus anche le famiglie con figli adottivi, affidati o affiliati, purché il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato. Infine, è bene precisare che il bonus non è destinato a pensionati o percettori di assegni equiparati, ma solo a chi ha un’imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente superiore alle detrazioni spettanti.