Roberto Saviano contro Matteo Salvini: “Dovrebbe chiedere perdono a Mondragone”

Il leader della Lega Matteo Salvini è in visita a Mondragone, zona rossa del nuovo focolaio di coronavirus e scenario di scontri nati dalla paura e dall’incomprensione – figli entrambi di una politica di integrazione mal riuscita e, forse, nemmeno mai applicata a dovere. Per questo, allora, Roberto Saviano torna a sfogarsi contro il leader leghista.

saviano contro salvini

A poche ore dall’arrivo di Matteo Salvini a Mondragone, il noto scrittore Roberto Saviano ha lanciato nuove accuse contro l’ex ministro degli Interni in visita alle ex palazzine Cirio. Uno scenario, questo, reso noto nel giro di pochi giorni dopo gli scontri verificatisi a seguito allo scoppio di un focolaio di coronavirus tra gli abitanti, in prevalenza di nazionalità bulgara. Gli abitanti dell’area sono stati costretti alla quarantena, ma la comunità di immigrati ha violato le disposizioni e ha reso necessario l’intervento di altri agenti dell’esercito.

Una vicenda dalle tante sfaccettature e tante difficoltàne avevamo già parlato in un altro articolo dedicato – ma che, secondo quanto riferisce lo scrittore, Salvini sta strumentalizzando a suo favore, con questa sua trasferta nel Casertano.

Mondragone, Saviano contro Salvini

Salvini andrà a Mondragone e non dirà l’unica cosa che deve dire: ‘Perdonatemi. Perdonatemi per aver sempre cercato un nemico per poter legittimare la mia esistenza politica’”. Esordisce così, nel suo video messaggio, lo scrittore partenopeo, che poi incalza: “Il virus dilaga dove mancano i diritti. Chi blocca i diritti è responsabile della diffusione del virus“. Nel pronunciare queste frasi, Saviano si riferisce all’esperienza del leader del Carroccio come ministro degli Interni, e della sua incapacità nel gestire la situazione migranti.

Una scelta, quella di scendere a Mondragone, che per lo scrittore è abbastanza scontata: Salvini, del resto, “è sempre attirato da situazioni di cui la sua presenza può solo peggiorare le cose, e mai migliorarle”. “Quello che sta accadendo a Mondragone, a Bologna, al mattatoio in Germania, ci dice in modo inequivocabile che i luoghi più pericolosi per lo scoppio di nuovi focolai di Covid sono quelli dove lo sfruttamento sul lavoro è prassi. Dove i lavoratori non sono messi in sicurezza, in nessun modo”, incalza ancora Saviano.

focolaio covid a mondragone

Per questo, allora, “Salvini dovrebbe dire ‘perdonatemi per come ho gestito l’emergenza migranti; per come vi ho messi gli uni contro gli altri; per avervi fatto credere che i nostri problemi dipendono dai clandestini e dagli immigrati; per averli chiamati clandestini e criminali’. Salvini dovrebbe dire ‘perdonatemi per non avervi spiegato che se gli immigrati sono senza diritti e senza controllo, questo ricadrà anche su di voi'”.

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Del resto, spiega ancora lo scrittore, “se ci sono persone costrette a lavorare in condizioni disumane per 2 euro all’ora, chi sarà disposto a pagare il giusto? La soluzione non è chiudere ermeticamente i confini dell’Italia e dell’Europa, ma accogliere, integrare e dare i diritti“. E quindi, “Salvini dovrebbe dire ‘perdonatemi sempre cercato un nemico per legittimare la mia esistenza politica. Prima eravate voi meridionali: poi però mi è servita la vostra rabbia, che si è trasformata in voti, e quindi ho creato un nuovo nemico che potesse essere mio ma anche vostro. Lo straniero“.

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Il leader del Carroccio sarebbe perciò colpevole di aver “inquinato il dibattito sull’immigrazione, di aver fatto regredire il Paese, per aver messo se stesso davanti a tutto, finanche alla sicurezza e alla salute degli italiani”. Per questo, e per molto altro, Roberto Saviano vorrebbe dunque sentire da Matteo Salvini soltanto una parola, mentre visita Mondragone: “Perdonatemi”.

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