Il Pd si schiera dalla parte del premier: “Non c’è alternativa a Conte”

Nella crisi di maggioranza che vede protagonisti Giuseppe Conte e Matteo Renzi, il Pd si schiera dalla parte del presidente del Consiglio.

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Nicola Zingaretti, segretario del Partito democratico. Credit: Nicola Zingaretti Facebook

Alla fine anche il Partito democratico ha preso posizione nell’ambito della crisi di maggioranza. E si è schierato con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lasciando così sempre più isolato il leader di Italia viva, Matteo Renzi. Secondo i dem questo governo non deve cadere, lo hanno confermato le parole di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia e consigliere del segretario Nicola Zingaretti. “Penso di poter dare un buon consiglio sia a Renzi sia al popolo italiano, cioè di tirar dritto e di non far cader il governo, e di proseguire il lavoro. Questa è la cosa più importante”, ha detto il governatore aggiungendo che “Conte in questo momento” sarebbe l’unica alternativa per questo Paese“.

Emiliano contro Renzi

Le dichiarazioni di Emiliano, oltre a propendere esplicitamente per il premier, sono una vera e propria invettiva contro Renzi. Ha infatti aggiunto: “Sinceramente vorrei vedere le facce degli italiani di fronte ai discorsi di Matteo Renzi che nel pieno di una pandemia, del piano vaccinale, della progettazione del Recovery fund, della ripresa delle scuole, l’unico pensiero che ha in testa è di far cadere il governo. Il motivo di tanto astio risale alle ultime elezioni regionali di settembre 2020, durante le quali Renzi avrebbe “provato innanzitutto a far cadere me durante quest’ultima campagna elettorale: non ha fatto una bella figura durante le elezioni”, ha sottolineato Emiliano.

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Il rischio delle elezioni anticipate e il semestre bianco

Per concludere il governatore della Puglia ha ricordato ancora una volta quanto possa essere irresponsabile aprire una crisi di maggioranza e far cadere un governo nel pieno di una pandemia globale. “Questo governo in questo momento non ha sostanzialmente alternative”, ha ribadito. E ha spiegato: “Se cadesse si rischierebbe veramente di andare alle elezioni, ma in un momento pazzesco, che peraltro prelude all’inizio delle procedure, non semplici, per la rielezione del presidente della Repubblica”. Alla fine di luglio 2021 infatti inizierà il semestre bianco, il periodo di tempo durante il quale il presidente della Repubblica Italiana – in questo caso Sergio Mattarella – negli ultimi sei mesi del proprio mandato non può sciogliere le Camere. A quel punto il voto anticipato diventerebbe tecnicamente impossibile.

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La mossa del Pd e l’appoggio del M5s rinforzano Conte e isolano Renzi

Con le dichiarazioni di Emiliano, il Pd si è ufficialmente inserito nel dibattito di governo. Fino a ora i dem erano rimasti perlopiù estranei ai litigi di Conte e Renzi, aspettando di capire chiaramente cosa stesse accadendo. Ora invece hanno preso posizione, e hanno deciso di blindare il premier insieme all’appoggio del Movimento 5 stelle. I pentastellati infatti hanno ascoltato bene il messaggio di Beppe Grillo, in cui ricordava le parole di Cicerone contro il congiurato Catilina. Tanto che il reggente Vito Crimi ha recentemente annunciato: “Abbiamo piena fiducia in Conte, i partiti facciano mezzo passo indietro”. Il messaggio rivolto all’ex sindaco di Firenze è chiaro: i suoi trucchetti non verranno più accettati, il governo non cadrà, e l’unica via possibile per la risoluzione della crisi può essere un rimpasto per rinforzare la squadra dell’esecutivo. O al limite un Conte ter.

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Giuseppe Conte, presidente del Consiglio. Credit: Giuseppe Conte Facebook
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