Carabiniere Mussulmano e la preghiera del Carabiniere alla Madonna

Torino – Badar, 23 anni, Mussulmano, Italiano ma di origini marocchine, ha giurato fedeltà alla Repubblica insieme ad altri 396 allievi in una cerimonia che si è svolta nella caserma Cernaia. 

Badar ha sempre voluto fare il carabiniere, è il suo sogno servire i cittadini e lo Stato. Questo sogno sabato 22 giugno è stato coronato. Il giovane ragazzo 23 anni, di origini marocchine, musulmano praticante, ha coronato il suo sogno giurando fedeltà alla Repubblica insieme ad altri 396 allievi in una cerimonia che si è svolta a Torino nella caserma Cernaia. Ad assistere alla cerimonia c’era la sua famiglia, che lo ha raggiunto nel piccolo comune di Chiuduno in provincia di Bergamo dove egli dimora.

Badar Eddine Mennani, nato a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), nell’Arma dei Carabinieri ha trovato integrazione, accoglienza e comprensione per lui e per le sue tradizioni. “Ha incontrato i valori che sono propri di ogni famiglia”, dice la mamma, riportato dall’Eco di Bergamo mentre sistemava gli alamari sulla divisa del neo-carabiniere. “Mio figlio – racconta – mi ha spiegato che rappresentano ufficialmente la sua appartenenza all’Arma. Per noi è stato un onore”.

Piccole polemiche e domande da parte del Generale dell’Arma dei Carabinieri Gianfranco Milillo. Nella sua pagina ufficiale di Facebook, il Generale scrive: “Mi domando e chiedo-senza voler fare alcuna polemica-come può un musulmano giurare fedeltà alla Repubblica Italiana e alle sue leggi se il Corano gli impone fra molte assurdità che la legge coranica prevale su le altri leggi dello Stato? O i suoi superiori questo non lo glielo hanno spiegato bene nell’integrarlo o il Sacro Giuramento di una volta è diventato una “buffonata” per cui non si potrà più fare riferimento neanche all’Arma che nel tempo rinunzierà alla nostra protettrice Madre Celeste “Virgo Fidelis” con Allah.”
Integrazione vuol dire riconoscere in toto
Le nostri leggi.

Il Generale Gianfranco Milillo è figlio del fu Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri dr. Ignazio Milillo, pluridecorato e plurinsignito di varie onorificenze. Il Generale dr.Ignazio Milillo si rese particolarmente benemerito per essere stato l’artefice della prima clamorosa cattura in Corleone del famigerato capobanda e capomafia Luciano Liggio, nonché il promotore e protagonista, da giovane Ufficiale, della proficua lotta al banditismo di Salvatore Giuliano e alle organizzazioni mafiose Isolane e camorristiche in Campania

Polemica anche dura da parte di Milillo, ma effettivamente nell’Arma dei Carabinieri c’è una preghiera che appartiene al corpo militare ed è indirizzata alla Vergine Madre di Gesù:

La preghiera del Carabiniere alla “Virgo Fidelis” è dell’Arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, che nel 1949 era Ordinario Militare.
Eccone il testo:
Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra, noi Carabinieri d’Italia, a Te eleviamo reverente il pensiero, fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!
Tu, che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice col titolo di “Virgo Fidelis”,
Tu accogli ogni nostro proposito di bene e fanne vigore e luce per la Patria nostra,
Tu accompagna la nostra vigilanza, Tu consiglia il nostro dire, Tu anima la nostra azione, Tu sostenta il nostro sacrificio, Tu infiamma la devozione nostra!
E da un capo all’altro d’Italia suscita in ognuno di noi l’entusiasmo di testimoniare, con fedeltà sino alla morte, l’amore a Dio e ai fratelli italiani. E così sia!
“.

Virgo Fidelis – Arma dei Carabinieri – meteoweek.com

Ci si domanda se forse queste tradizioni con forti legami religiosi debbano essere necessariamente sostituite da testi ed intonazioni più “laici”, come spesso si discute dei crocifissi nelle classi scolastiche.

Leggi anche —-> tutte le notizie di Meteoweek

Impostazioni privacy