Don Giorgio nel video: “le donne leghiste sbavano sull’uomo peloso e figlio di t., mi fanno schifo”

Don Giorgio De Capitani premettendo all’inizio del video, che non avrebbe insulto più nessuno, questa volta allarga il prete in pensione allarga i suoi orizzonti contro il Presidente degli Stati Uniti D. Trump ed il Presidente della Russia Vladimir Putin, oltre al vicePremier Matteo Salvini ed i leghisti. Insulta le donne leghiste: «le donne leghiste sbavano sull’uomo peloso».

Don Giorgio De Capitani donne leghiste – meteoweek.com

Don Giorgio De Capitani parla a ruota libera nel suo ultimo video intitolato:”il Don Giorgio battagliero e il don Giorgio mistico possono convivere”. Nel video, lunghissimo, ci sono dei punti dove il sacerdote parla delle accuse di pedofilia mosse nei suoi confronti. Affronta dei temi ancora una volta sui leghisti e su Matteo Salvini definendolo ladro, farabutto, delinquente e bastardo. Ed altri vai appellativi tra cui figlio di t.

Don Giorgio spiega che fa fatica ad andare a trovare le persone malate ricoverate in ospedale. Quando ero io in ricoverato, racconta: “non volevo venire nessuno, da solo volevo stare – ed aggiunge – mi davano solo fastidio“.

Prete o non prete, racconta Don Giorgio, spiega che bisogna lottare contro la politica e la Chiesa. Non esiste, secondo la sua visione, un punto fermo in Italia. “non vedo l’ora di riuscire ad andarmene da questa Italia“.

https://www.youtube.com/watch?v=cXL57PHbPJg

Don Giorgio De Capitani nel video: “Le peggiore leghiste sono le donne, sbavano su questo bestione enorme che si chiama Salvini. Mi fanno schifo – ed aggiunge – le donne sono perverse, mi accusano di pedofilia e mi insultano in maniera demente”.

Don Giorgio De Capitani – meteoweek.com

Don Giorgio De Capitani, anche in altri videomessaggi ha incitato l’odio contro il leader della Lega Matteo Salvini, contro Silvio Berlusconi, ed il Segretario di Stato Vaticano il Cardinale Pietro Parolin, al quale fece pesanti accuse pesantissime, poiché a Don Giorgio, è stato proibito l’ingresso in tutte le chiese o edifici cattolici.

 

Impostazioni privacy