Fondi a Radio Radicale | Di Maio propone il taglio: “Diamo quegli 8 milioni ai terremotati”

Fondi a Radio Radicale, scoppia il caso con Di Maio che propone il taglio in beneficio dei terremotati.

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Un brutto colpo quello incassato da Luigi Di Maio. Nella manovra 2020 sono infatti previsti 8 milioni di fondi da destinare a Radio Radicale. Ovvero l’emittente che da più di 40 anni trasmette le dirette dal Parlamento, i congressi di tutti i partiti e le udienze dei processi di maggiore importanza politico-sociale. Tra i 93 articoli, nel testo della bozza della Legge di bilancio, si legge che “Il Ministero dello Sviluppo economico è autorizzato a prorogare, per gli anni 2020-2022 il regime convenzionale con il centro di produzione Spa. A tal fine è autorizzata la spesa di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2020-2022“.

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Fondi a Radio Radicale, Di Maio propone il taglio e destinare quei soldi ai terremotati

Dunque a Radio Radicale andranno complessivamente 24 milioni di euro. Un investimento importante che trova d’accordo tutti i partiti. O meglio, quasi tutti visto che il Movimento 5 Stelle si è schierato più volte per la sua chiusura. A confermarlo era stato anche Vito Crimi: “Sono soldi delle tasse dei cittadini che vanno nelle casse di una radio di partito. Questo è un fatto. Contenti loro, scontenti sicuramente i cittadini e le loro tasse“.

Ancor più diretto è stato Luigi Di Maio: “Negli anni sono stati dati circa 250 milioni di euro di soldi pubblici a Radio Radicale, che è una radio privata. Dove sono finiti questi 250 milioni? Che ci hanno fatto? Perché sono stati dati tutti questi soldi a un’azienda privata?“.

Gli 8 milioni a Radio Radicale? Ma diamoli ai terremotati, alle persone colpite dal sisma“. Così ha chiosato il leader dei M5S a margine dell’informativa sulla Siria in Senato.

Le reazioni contro la proposta di Luigi Di Maio

I fondi per Radio Radicale non si toccano. E lasciamo fuori i terremotati da polemiche politiche per piacere“, ha commentato la sottosegretaria al Mise, Alessia Morani. Al quale si è aggiunto il ben più duro giudizio del senatore Roberto Rampi: “Le dichiarazioni di Di Maio su Radio Radicale sono vergognose. I temi vanno affrontati con serietà e non si mischiano temi come quelli del diritto alla conoscenza e del pluralismo dell’informazione a quelli della vita e della sofferenza di persone come i terremotati“.

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