Ius Culturae, Maria Elena Boschi attende un cenno dal Movimento Cinque Stelle

Maria Elena Boschi super lo Ius Culturae “Ora ci sono altre priorità per il paese”

Maria Elena Boschi
Maria Elena Boschi (ilcaffè)

Nuova presa di posizione di Maria Elena Boschi sul tema dello Ius culturae, la riforma che offrirebbe la cittadinanza agli stranieri che nel nostro paese hanno frequentato le scuole, anche se specifica non si tratta di priorità per una proposta che dovrebbe in ogni caso aspettare il consenso del Movimento Cinque Stelle.

“C’è la necessità di fare un confronto in maggioranza – ha dichiarato la deputata di Italia Viva alla trasmissione Omnibus in onda su La7 – se il M5s dà un’apertura noi siamo d’accordo, mi pare però che in questo momento le priorità per gli italiani siano mettere in sicurezza il territorio, sia una legge di bilancio che consenta alle imprese di crescere e metta più risorse sulle famiglie.

In merito alla riforma della cittadinanza aveva dato parere positivo anche il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti che aveva ribadito con decisione “ Lo ius culturae lo faremo, lo faremo, lo faremo” nel giorno della kermesse del Partito Democratico a Bologna.

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La reazione del Movimento Cinque Stelle alle dichiarazioni degli alleati non si era fatta attendere : “”C’è mezzo paese sott’acqua e uno pensa allo ius soli? – aveva dichiarato Luigi Di Maio – Siamo sconcertati. Preoccupiamoci delle famiglie in difficoltà, del lavoro, delle imprese. Pensiamo al Paese, già abbiamo avuto uno che per un anno e mezzo ha fatto solo campagna elettorale. Noi vogliamo pensare a lavorare”. Reazione per niente in linea con le dichiarazioni di Boschi e Zingaretti.

La stessa deputata di Italia Viva, sempre alla trasmissione di La7 ha ricordato che la riforma in questione era stata approvata in prima lettura dalla Camera ai tempi del governo Renzi, ma che quando se ne è poi discusso al Senato, dopo due anni, non c’erano più le condizioni e i numeri , a meno che non si mettessa la fiducia come si era già fatto nel caso delle unioni civili.

Si attende dunque la valutazione del M5S, senza la quale si esclude una vera e propria battaglia sul tema.

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