“Luca Sacchi è morto senza sapere perchè”. Le bugie di Anastasya

Svolta nelle indagini sulla morte del ragazzo ucciso con un colpo di pistola a Roma lo scorso 23 ottobre in zona Caffarella. Cinque misure di custodia cautelare: c’è anche la fidanzata Anastasya

C’è anche la fidanzata Anastasya nell’elenco di custodie cautelari notificate dai carabinieri sull’omicidio di Luca Sacchi. Svolta nelle indagini sulla morte del ragazzo ucciso con un colpo di pistola a Roma lo scorso 23 ottobre in zona Caffarella. Per gli investigatori, la giovane avrebbe tentato di acquistare un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.

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Tra gli arrestati nell’operazione sul caso dell’omicidio di Luca Sacchi c’è anche Giovanni Princi, il pregiudicato amico del personal trainer. Secondo l’accusa, Princi, il 23 ottobre scorso ha svolto la trattativa con i pusher per l’acquisto di droga.

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Dalle ricostruzioni emerge che invece di consegnare la droga Paolo Pirino ha colpito con una mazza da baseball Luca Sacchi e la fidanzata intimando a quest’ultima di consegnare lo zaino con i soldi. Alla resistenza dei due Valerio Del Grosso ha esploso un colpo d’arma da fuoco volutamente in direzione di Luca Sacchi causandogli delle lesioni che lo hanno portato al decesso.

Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, tra i destinatari della misura di custodia cautelare in carcere, secondo quanto emerso dalle indagini avrebbero dovuto consegnare 15 chili di marijuana, forniti da un loro sodale, alla fidanzata di Luca, Anastasia Kylemnyk, all’amico 24enne della vittima e ad altri acquirenti (non ancora identificati) per un prezzo pattuito di 70mila euro. Una svolta nelle indagini che mette nei guai la fidanzata, mentre la vittima non era a conoscenza del traffico di droga.

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