Governo, scontro sulle tasse Pd-Italia Viva. Renzi: “Così ci costringono al voto”

Tensione nel vertice di maggioranza a Palazzo Chigi. Veto di Renzi su plastic tax e sugar tax. “Ci costringono al voto”. Di Maio replica: “Tasse sacrosante”. Il Pd vira sull’abbassamento della pressione fiscale sui salari: “Iv pensa alle multinazionali”

E’ripreso il vertice di maggioranza tra le forze di governo. Sul tavolo la questione delle tasse e il direzionamento delle risorse nella manovra finanziaria. Ma il compromesso, invocato soprattutto dai grillini, sembra lontano. Renzi invoca addirittura le urne: “Non vorrei votare, ma così facendo ci costringono alle elezioni”.

Il leader di Italia viva ha ribadito il veto su plastic tax e sugar tax. Secondo Renzi sono una follia e mettono a rischio posti di lavoro. Pd e M5S non sono d’accordo. E parlano di altre priorità nella gestione delle risorse. “Italia Viva ai lavoratori italiani preferisce le multinazionali delle bibite gassate, come la Coca Cola”, attaccano i dem. Che dal canto loro vorrebbero indirizzare il gettito sull’abbassamento della pressione fiscale per i salari.

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Di Maio: “Quelle tasse sono sacrosante. La manovra va finita in tempi ristretti”

Lo stop di Matteo Renzi su plastic tax, sugar tax e auto aziendali già ieri aveva costretto la maggioranza a una riunione di emergenza e a fissare un nuovo incontro per questa mattina. Italia Viva infatti non si accontenta della riduzione di queste tasse: vuole la cancellazione totale. Di Maio, capo politico del M5S, invoca rapidità: “Questa manovra va finita velocemente – spiega – le tasse sulla plastica e sullo zucchero sono a nostro avviso sacrosante”.

A questo punto, si cercherà un compromesso. Il M5S preme per la chiusura; il Pd per spostare le entrate sui salari; Italia Viva per la cancellazione di tutte le tasse che riguardano plastica e zucchero. Non è escluso un rinvio a metà 2020 per la plastic tax. In caso di intesa, si potrà cominciare a votare in Commissione Senato. Ma l’accordo, eventuale, non sembrerebbe portare in dote una maggioranza in salute.

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