Matteo Salvini risponde alle accuse:”Non andavo in vacanza come altri”

Matteo Salvini, indagato per l’uso sconsiderato di voli di Stato per faccende non riguardanti i suoi compiti di ministro,  si difende e attacca chi lo accusa.

L’ex Ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, risulta indagato per abuso d’ufficio nell’inchiesta riguardante alcuni voli di Stato utilizzati proprio nel corso del suo mandato al Viminale. Lo scrivono i quotidiani “Il Fatto Quotidiano” e “Corriere della Sera”. Le verifiche, riguarderebbero trentacinque viaggi. La Procura di Roma , dopo aver ricevuto il fascicolo dalla Corte dei Conti, ha iscritto Matteo Salvini nel registro degli indagati ed ha poi trasmesso le carte al Tribunale dei ministri, organo competente ad indagare su eventuali reati commessi nell’esercizio delle funzioni ministeriali.

“E’ a questo organo – riporta il Fatto Quotidiano – che spetta il compito di acquisire documentazione e atti, per poi decidere se archiviare o procedere. La vicenda – continua – riguarda alcune trasferte dell’ex ministro a bordo di velivoli di Polizia e Vigili del fuoco. Alcuni voli – conclude – sono avvenuti su un Piaggio P-180, un bimotore noto come ‘la Ferrari dei cieli’ per i suoi arredi di lusso. Riguardo la suddetta vicenda, in seguito ad alcuni articoli di stampa, la Corte dei Conti aveva aperto un fascicolo che si era chiuso con l’archiviazione e l’invio degli atti alla Procura ordinaria.

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Dura Replica del leader della Lega Matteo Salvini, parlando a Catanzaro in occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Lega:”Voli di Stato per cose di partito? No, tutti i voli di Stato, erano organizzati in giorni cui c’erano presenze istituzionali, da Platì a Reggio Calabria, io non prendo il volo di Stato per andare in vacanza, a differenza di quanto fa qualcun altro”. “Mi hanno indagato – sottolinea – per i voli di Stato, perché da ministro che si occupa di polizia e vigili del fuoco, andavo a inaugurare le caserme”.

“Non vedo l’ora di andare nei tribunali – continua Salvini – ho già la querela di Carola Rakete, di Saviano, della sorella di Cucchi. Se mi chiamano – spiega – vado con il sorriso, ho un processo per sequestro di persona, mi ha querelato la Ong dei centri sociali, abuso d’ufficio, diffamazione, istigazione all’odio razziale, vilipendio”.

“L’unica cosa che mi dispiace – conclude il leader leghista- con i problemi che ha la giustizia italiana, è che si spendano migliaia e migliaia di euro per provare a processare Matteo Salvini, quando magari c’è qualche ‘ndranghetista che passeggia tranquillo per la Calabria“.

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