Sardine si riuniscono nello stabile abusivo all’Esquilino insieme a Tarzan

Il corteggiamento era partito un mese fa, sui social network. Andrea Alzetta, meglio noto come Tarzan, leader del movimento di lotta per la casa Action, con una lunga sfilza di denunce a suo carico (e una condanna per violenze aggravate), aveva iniziato a condividere post e appelli delle Sardine.

Sardine si riuniscono nello stabile abusivo all’Esquilino insieme a Tarzan – meteoweek.com

Corteggiamento subito seguito da Paolo Perrini, altro capo del palazzo occupato di Spin Time Labs, che segue soprattutto la parte più redditizia: ovvero il ristorante e la discoteca sorte all’interno di questo stabile sottratto illegalmente, al Fondo Immobili pubblici, nell’ottobre del 2013. Ma il collegamento diretto tra questa realtà abusiva e le Sardine, in particolar modo quelle bolognesi, che hanno scelto di organizzare la loro prima assemblea nello stabile di via di Santa Croce in Gerusalemme, è stato un militante dei centri sociali del Municipio VIII guidato da un esponente di sinistra, Amedeo Ciaccheri. Lo stesso presidente che, a maggio, scese in strada a protestare contro il distacco della corrente agli abusivi dell’Esquilino e in sostegno del successivo intervento dell’Elemosiniere del Papa, che staccò i sigilli apposti al contatore per una morosità di circa 300mila euro.

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A distanza di sette mesi da quel blitz – su cui indaga ancora la Procura – nessuno ha pagato il maxi-debito ma, soprattutto, non è più possibile registrare i consumi elettrici mensili: il contatore, infatti, è stato blindato con una catena e ai tecnici di Acea viene impedito di visionare gli effettivi consumi. Ieri grazie, quindi, indirettamente al Vaticano e a quell’intervento illegale di monsignor Konrad Krajewski, le sardine hanno potuto riunirsi nell’Auditorium, per la loro prima assemblea nazionale. Benedetti da quel mondo dell’antagonismo romano che ha subito cercato di mettere il suo cappello sul movimento, anche per cercare di uscire dalle sabbie mobili dell’indifferenza e dell’isolamento in cui è, ormai, impantanato da anni. Del resto, al corteo di sabato, si era già visto Alzetta, con alcune decine di occupati di Spin Time, reggere lo striscione “Viva le sardine, abbasso gli sgombri”.

Le Sardine in un palazzo abusivo dell’Esquilino: le reazioni politiche

Quando scoppiò il caso dell’elemosiniere del Papa, il primo ad andare all’attacco fu l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Che questa volta tace. Non rimane in silenzio invece la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: «Le sardine riunite in uno stabile occupato con lo slogan: “Viva le sardine, abbasso gli sgombri”. La solita storia, secondo questa gente la sinistra può violare la legge come meglio crede: per occupare immobili, per far entrare immigrati illegali, per distribuire hashish e per impedire agli avversari politici di manifestare. Noi preferiamo stare dalla parte della legalità». Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e leader del M5S, quando ha letto la notizia ha commentato: «Certo, se il giorno dopo l’exploit di piazza San Giovanni si vedono in un palazzo occupato, partono davvero con il piede sbagliato». Era stato proprio il capo grillino ieri mattina, ad aprire alle sardine dicendo che «con loro si può collaborare su tanti temi». Poi l’incidente del palazzo alle spalle della stazione Termini.

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Una scelta rivendicata, seppur tra qualche imbarazzo, da Mattia Santori: «Conoscevamo la situazione e la storia di questo immobile, ma abbiamo deciso di presentarci qui proprio perché vogliamo stare dalla parte dei più deboli». Anche il presidente della regione autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga lascia il suo commento:

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