Sulla Gregoretti Di Pietro difende Salvini “Di Maio non poteva non sapere”

Ospite all’Aria che Tira l’ex leader IdV Antonio Di Pietro difende Salvini: “l’ex ministro potrebbe aver agito per interesse del Paese. I pm decideranno se il reato è perseguibile o meno.” E tuona contro Di Maio “Erano al governo insieme, non potevano non sapere”

Di Pietro difende Salvini

Il reato è stato commesso quanto al governo c’erano loro, come possono non essersi accorti che Salvini negava uno sbarco? Per la nave Diciotti,un caso analogo, il capo politico, Danilo Toninelli e Giuseppe Conte avevano sostenuto il leghista. E perché per la Gregoretti no?” E’ un fiume in piena l’ex pm ed ex leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, interpellato sul caso Gregoretti durante l’ultima puntata de “L’Aria che Tira”, il talk show mattutino di La7 condotto da Myrta Merlino.

leggi anche -> Torino, Tram linea 4 investe una donna, muore sul colpo

leggi anche -> Ossona, Via Bixio senegalese abbandonato in fin di vita | E’ caccia al pirata

Di Pietro difende Salvini: ecco cosa ha detto

Col suo stile colorito e che non le manda mai a dire Di Pietro difende Salvini anche per quanto riguarda il reato in sé “L’unico problema su cui dovranno pronunciarsi i pm è se il reato è perseguibile o meno” spiega, aggiungendo che gli stessi potrebbero valutare le azioni dell’ex ministro degli interni come compiute per “interesse del Paese” e non per “interesse personale“.

Questo però non significa che Salvini non abbia “sequestrato” i rifugiati ospiti della nave, almeno secondo Di Pietro: “la nave, essendo della Guardia Costiera, è assimilabile alla terra nazionale. Delle persone sono state certamente sequestrate contro la propria volontà, il reato nessuno lo mette in dubbio. Se Salvini ha operato per interesse personale sarà il Parlamento a deciderlo“.

Di Pietro difende Salvini

Caso Gregoretti, cosa rischia Salvini

Dopo che il Tribunale dei Ministri di Catania ha rifiutato la richiesta di archiviazione proposta dal Procuratore Capo di Catania Carmelo Zuccaro la palla passa al Senato, che dovrà decidere se dare o meno l’autorizzazione a procedere per le indagini sull’ex ministro e le sue azioni durante lo sbarco della nave Gregoretti.

Se il leader della lega dovesse andare a processo e fosse riconosciuto colpevole di sequestro di persona la pena che rischierebbe sarebbe di 15 anni di reclusione. Ma come ha sottolineato lo stesso Salvini provando a sdrammatizzare “il 2020 lo passerò di sicuro a piede libero“.

 

Impostazioni privacy